07/11/2016

Sermone di Domenica 6 Novembre 2016 sul testo biblico di 2° Tessalonicesi 2:1-5.13-17

2°Tessalonicesi 2:1-5.13-17
1 Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo 2 di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente. 3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, 4 l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio. 5 Non vi ricordate che quand'ero ancora con voi vi dicevo queste cose?                                                                                                             13 Ma noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità. 14 A questo egli vi ha pure chiamati per mezzo del nostro vangelo, affinché otteniate la gloria del Signore nostro Gesù Cristo.15 Così dunque, fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che vi abbiamo trasmessi sia con la parola, sia con una nostra lettera. 16 Ora lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio nostro Padre, che ci ha amati e ci ha dato per la sua grazia una consolazione eterna e una buona speranza, 17 consoli i vostri cuori e vi confermi in ogni opera buona e in ogni buona parola. 

Luce e speranza autentica per il destino del mondo

Come già accadde per l’anno 1000, anche il passaggio all’anno 2000 è stato, per la situazione culturale in cui viviamo, un momento cruciale della storia, carico di minacciosi presagi che preoccupano e mettono in agitazione molte persone. La nostra civiltà ha fatto grandi progressi scientifici e tecnologici, ma questo non ha affatto ispirato fiducia e sicurezza per quanto riguarda il nostro futuro, come le catastrofi più o meno naturali, che causano la distruzione dell’ambiente naturale in cui viviamo, la diffusione incontrollata di malattie, le agitazioni sociali e politiche di masse umane sospinte dal bisogno o da ideologie distruttive, la litigiosità di gruppi, razze e nazioni che, senza alcuno scrupolo vorrebbero distruggere i loro veri e presunti avversari, la stessa tecnologia che sfugge al controllo umano… tutto questo causa una grande ansia ed incertezza in tutto il mondo oggigiorno, tanto da far credere a molti di essere ormai giunti “alla fine”.
Tutto questo…, è vero? No. Per quanto drammatici siano molti fatti che avvengono e che attirano la nostra preoccupata attenzione, non siamo ancora alla fine! Dovranno succedere ancora diversi fatti non ancora avvenuti e che nemmeno si può pensare siano imminenti! Come faccio a saperlo? Perché lo afferma chiaramente la Bibbia, la quale delinea le tappe della storia dell’umanità secondo i decreti eterni ed immutabili di Dio.
Non sto dicendo che “tutto andrà bene” e che non ci sia da preoccuparsi… dico semplicemente che ciò che farà precipitare le cose, sembra ancora lontano.
Una speranza esiste, ed è ciò che la Bibbia stessa ammette. Non si tratta però della speranza nelle conquiste del progresso, ma del rifugio sicuro, l’unico disponibile, che noi possiamo continuare a trovare nella Persona e nell’Opera di Gesù Cristo. Gesù tornerà ed accoglierà presso di Sé coloro che Gli appartengono. Non importa quindi, quanto potrà succedere, se, quel giorno, saremo trovati in Cristo.
Alle questioni che ci siamo posti, risponde il testo significativo della Parola di Dio, contenuto nella seconda lettera dell’apostolo Paolo ai cristiani di Tessalonica.
Paolo incomincia con una parola di avvertimento:“1 Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui,…”
L’apostolo qui ribadisce prima di tutto la verità circa il ritorno personale del Signore Gesù Cristo. La Bibbia parla di una “seconda Venuta” e la cosa è pure stata impressa nel Credo apostolico:“…e tornerà per giudicare i vivi e i morti”Gesù stesso preannunciò il Suo futuro ritorno. Quando tornerà, Egli darà inizio al giusto giudizio di Dio sulle creature, tramite la manifestazione della Sua inalterabile giustizia.
Domanda…, quando tornerà? Il testo dice: “vi preghiamo…”
(v.2)
“…di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente.”.
Nella nostra cultura circolano molte speculazioni che confondono la mente di molti, circa presunte predizioni e profezie. Queste non sono solo basate su scritti di presunti profeti e veggenti di questo mondo, ma pretendono di essere basate talvolta sulla Bibbia, in effetti Paolo dice: “come da qualche lettera data come nostra”. Spesso, infatti, si fanno dire alla Bibbia cose che non ha mai detto. Molti, ignorantemente, pensano che la Bibbia dica questo e quest’altro per il motivo che hanno sentito qualcuno che lo ha detto, ma non si sono mai preoccupati di controllare personalmente se ciò è vero. Qualche tempo fa qualcuno mi ha detto: “Tutto quello che sta accadendo in questi giorni, terremoto e guerre, avvengono perché siamo giunti negli << Ultimi giorni >> come aveva predetto la Bibbia, quindi, dobbiamo dedicare tutte le nostre risorse e il nostro tempo libero per conoscere Dio, aggregarsi ad una vera religione e andare di casa in casa a far conoscere tutto questo, come stava facendo lui”. Io ho risposto: “No, questo non è vero”. E l’altro ad insistere: “è scritto in Atti 20:20-21 e Luca 10:7. “Andiamo allora a vedere direttamente”. Ho aperto la Bibbia. Ho fatto vedere che ciò che pensava esservi, in realtà non c’era. L’altro rimane allibito. Reagisce dicendo che in realtà era la mia Bibbia ad essere sbagliata… Naturalmente per lui aveva ragione indiscutibile “la sua Bibbia” e la sua congregazione,
chiunque avesse detto quello, anche se fosse la peggiore menzogna!                                              Paolo per questo scrive:“Non lasciatevi sconvolgere la mente”.
Oggi come all’epoca di Paolo, sulla base di sconvolgimenti naturali, avvenimenti politici e sociali costoro annunciano catastrofi, spaventando molti e facendo cadere in rassegnazione altri. Alcuni dicono addirittura che Cristo sia già tornato, “invisibilmente”, e identificano Cristo con la loro organizzazione religiosa, speculandoci sopra, al servizio dei loro interessi, dicono che chi vuole essere salvato deve unirsi a loro …e sarà unito a Cristo. Furbi, non è vero? Ma è una menzogna verificabile come tale da chiunque si prenda tempo di vedere veramente come stanno le cose, e non si accontenti del “sentito dire”.
Iddio però, attraverso l’Apostolo, è l’unico che possa dirci come stiano realmente le cose.
(3)“Nessuno v'inganni in alcun modo; poichè quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione,…
Egli ci mette prima di tutto in guardia contro gli inganni. Vi sono infatti molti modi in cui si può essere ingannati, e noi dobbiamo tenere gli occhi aperti per non cadere nelle trappole in cui vorrebbero farci cadere.
Quel giorno fatale verrà, ma prima debbono essere realizzate alcune condizioni preliminari.
(a) Dovrà avvenire una diffusa apostasia. Cioè masse di persone, dopo essersi definite in qualche modo cristiane, giungeranno a rinnegare Cristo e a “cambiare bandiera”, dimettendosi dalle chiese. Questo era stato predetto. Ma vi saranno anche false chiese che pretenderanno di essere cristiane ed attireranno gente con un vangelo di comodo. Poi, dice il testo…
(b) Dovrà manifestarsi “l’uomo del peccato”, la massima espressione dell’opposizione a Dio ed alla verità, massimo strumento di perdizione per chiunque gli presterà ascolto, seguendolo. L’opposizione a Dio ed alla verità è infettiva nel nostro mondo. Già domina sempre di più le coscienze umane, allontanandole con vari mezzi dal Dio vero e vivente nella Bibbia. Questa ribellione, però, allora sarà alla massima potenza.                                                                                 Si può ben dire che ci stiamo arrivando, solo quando ci arriveremo si manifesterà: “Il figlio della perdizione” v.3b
Quali caratteristiche avrà questo personaggio?
(v.4)
La scrittura dice che sarà un potente avversario personale di Dio e sarà l’opposto di tutto ciò che Dio è della Sua santa Persona e santa Legge.
Questi si innalzerà al di sopra di qualunque oggetto o forma di culto tanto da farsi adorare proclamando di essere egli stesso Dio, in quanto sa che l’essere umano è una creatura incurabilmente religiosa che se non adora il Dio vero e vivente, adorerà qualche altra cosa, persona, o idea. Questo avversario di Dio riuscirà ad attirare il culto e l’adorazione di masse di persone sviate, fino alla loro propria perdizione.
Il testo dice che si metterà in mostra. Come? Forse attraverso il mezzo televisivo, come il “Grande fratello” onnipresente.
(v.5)
Queste cose non sono una novità per la predicazione apostolica: erano state ampiamente preannunciate, infatti: “.. Non vi ricordate che, quando ero ancora con voi, vi dicevo queste cose?”
 Oggi si va dietro a tante cose come se fossero “l’ultima novità”, mentre tutto era già stato ampiamente illustrato dalla Bibbia stessa. Ne siamo consapevoli!?La conosciamo? Oppure preferiamo rimanere nella nostra ignoranza, pretendendo che altri siano, rispetto alla Bibbia “più aggiornati”!
Tutto ciò, non deve essere così per il popolo di Dio, in quanto:
13…noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio fin dal principio vi ha eletti a salvezza, mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità”.
L’apostolo, ringrazia Dio perché Dio si è scelto un popolo che non cadrà in queste trame perché saranno coloro che ascoltano queste sue ispirate parole con fiducia, riconoscendole non come parole sue, ma come sono veramente, cioè Parola di Dio.
Chi accoglie la parola della Bibbia con fiducia è gente designata alla salvezza siccome ha accolto con gioia la verità, cioè Gesù Cristo come proprio Signore e Salvatore. Questi sono stati “messi a parte” e resisteranno.
(v.14-15)
Ecco delle meravigliose parole finali di certezza e di rassicurazione.
“…a questo egli vi ha pure chiamati per mezzo del nostro vangelo, affinché otteniate la gloria del Signore nostro Gesù Cristo. 15 Così dunque, fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che vi abbiamo trasmessi sia con la parola, sia con una nostra lettera”.              
Anche in tempi difficili, coloro che appartengono a Cristo sono chiamati a stare saldi, a non lasciarsi turbare e continuare a tenersi stretti all’insegnamento apostolico contenuto nella Bibbia. La perseveranza, la “testardaggine” della fede in Dio e nella Sua Parola, sia quel che sia, oggi e domani, è segno di una perseveranza che alla fine vincerà, e che è tale da farci stare saldi e decisi.
Invece che lasciarci prendere dallo scoraggiamento, atteniamoci alla Parola di Dio, cerchiamo con costanza in essa tutto ciò che ci può far conoscere la verità e rafforzare la fede per opporci ai falsi profeti. No…! Il male non prevarrà, anche se ci stringe da ogni parte; chi crede nel Cristo sarà da Lui sostenuto in mezzo a mali e sofferenze.
E’ per questo l’Apostolo termina con una benedizione: 16 Ora, lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio nostro Padre, che ci ha amati e ci ha dato per la sua grazia una consolazione eterna e una buona speranza, 17 consoli i vostri cuori e vi confermi in ogni opera buona e in ogni buona parola”.
Si…! Che la consolazione eterna e la buona speranza dell’Evangelo di Gesù Cristo ci consoli e ci confermi anche in un passaggio cruciale come questi prossimi anni, e ci tenga stretti al Signore Gesù Cristo, per poter poi essere “radunati” con Lui al momento stabilito e partecipare così per grazia al rinnovamento di tutte le cose, secondo i propositi eterni di Dio.

AMEN