01/08/2011

Appello alla Regione Piemonte

PER UN SERVIZIO SOCIO-SANITARIO ATTENTO AGLI ULTIMI

APPELLO DELLE COMUNITA’ ECCLESIALI DEL VCO ALLA REGIONE PIEMONTE

PREMESSE

In queste settimane la cronaca ha di nuovo portato in primo piano le difficoltà che caratterizzano l’ASL del VCO.

Sono difficoltà che da mesi stanno incidendo negativamente sulla vita di molte persone, soprattutto delle più deboli.

A quelle dell’ASL vanno aggiunte le difficoltà che stanno incontrando i servizi socio-assistenziali del territorio, in particolare i CISS (Consorzi Intercomunali dei Servizi Sociali).

A dispetto di un dibattito ricco di interventi, ci sembra di dover ancora registrare una carenza di dati sicuri e ben documentati. Sentiamo, assieme a tutta la popolazione del Verbano Cusio Ossola, l’esigenza di maggiore chiarezza.

La chiarezza dei dati e delle scelte conseguenti ci sembra importante anche per evitare la ricerca di soluzioni parziali, che non tengono adeguatamente presente il quadro complessivo e che rischiano proprio per questo di innescare deplorevoli contrapposizioni territoriali o di settore.

Ci preme sottolineare che in tale quadro contano, oltre ai servizi ospedalieri, anche i servizi territoriali, meno appariscenti, ma spesso più vitali e incidenti sulla qualità della vita.

Avvertiamo dunque l’esigenza che la popolazione venga correttamente informata circa il quadro complessivo della situazione dal punto di vista socio-sanitario e circa il progetto globale degli interventi che si rendono necessari.

Infine vorremmo segnalare l’attesa, che crediamo condivisa da tutti, che il progetto globale sia costruito a partire da una ricerca sincera di soluzioni orientate al bene comune. Questo per noi significa che le prime esigenze da tenere presenti nel progetto devono essere quelle degli ultimi, dei più deboli, dei meno garantiti.

Ci preoccupa in particolare:

 La condizione dei malati psichici e delle loro famiglie, spesso senza supporto efficace, perché l’organico del personale qualificato è particolarmente carente anche rispetto a quanto previsto dalla legge.

 La difficoltà degli anziani non autosufficienti a trovare un posto-letto nelle strutture convenzionate, con attese che ormai si calcolano in parecchi mesi e addirittura in anni.

 La diminuzione significativa dei servizi offerti ai disabili (trasporto, sostegno scolastico, assistenza domiciliare, ecc.)

 La riduzione delle risorse dei SERT che impediscono di fare progetti adeguati per la cura, la riabilitazione e il reinserimento delle persone afflitte da dipendenze gravi (droga, alcol, gioco)

A partire da queste premesse

AI RESPONSABILI DELLA REGIONE CHIEDIAMO

• Scelte ponderate e giuste, costruite attraverso il dialogo costante con il territorio e il coinvolgimento diretto delle persone che dovranno portare il peso dei tagli di bilancio.

• Attenzione alle categorie più disagiate, la cui voce flebile spesso non ha risonanza e resta inascoltata.

• Salvaguardia delle rete sanitaria e assistenziale sul territorio, evitando da un lato che si creino spaccature e contrapposizioni e dall’altro che paghino la crisi soprattutto le persone fragili e già fortemente in difficoltà

• In merito ci permettiamo di sottolineare la necessità di venire incontro prioritariamente alle esigenze delle famiglie con malati psichici, disabili, anziani non autosufficienti, persone soggette a dipendenze gravi.



ALLE COMUNITÀ ECCLESIALI CHIEDIAMO



• Una adesione che manifesti la volontà di non restare alla finestra, ma di partecipare attivamente alla ricerca di soluzioni condivise.

• Di esprimere un orientamento comune ispirato alla scelta evangelica in favore delle persone più deboli

• La disponibilità a farsi carico in prima persona dei sacrifici che la situazione richiede, con il coraggio di fare rinunce anche economiche per il bene comune (ad es. desideriamo rilanciare in termini “forti” la “decima” a favore di più poveri, suggerendo - a tutti coloro che possono - di destinare una percentuale del loro reddito mensile alle persone in difficoltà).

I Vicari territoriali del VCO: don Roberto Salsa (Verbano), don Brunello Floriani (Cusio), don Luigi Preioni (Ossola)

Il Direttore della Caritas Diocesana don Dino Campiotti

I rappresentanti zonali della Caritas: Pier Mario Locatelli (Verbano), Antonio Larné (Cusio), Carlo Squizzi (Ossola)

Nessun commento:

Posta un commento