01/11/2015

"La regola per eccellenza"

“Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro; perché questa è la legge e i profeti.”   (Matteo 7:12)


Il versetto che meditiamo, assomiglia a un detto mondano assai conosciuto: “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”.                                                              Eppure fra i due c’è una differenza fondamentale: il 1° è l’espressione della saggezza divina, è dettato dall’amore e ha come scopo il bene degli altri;  il 2°, invece, è frutto della saggezza umana, dettato dall’egoismo e ha come fine la protezione di se stessi.                                                                                        Mentre il 2° si pratica per istinto, il 1° deve essere imparato con l’aiuto di Dio; solo così si può essere gentili con persone scortesi, aiutare chi ha bisogno senza guadagnarci nulla, sopportare il male e l’ingiustizia senza minacciare o ripagare il torto subito.                                                                                       Signore insegnami la Tua saggezza e dammi la forza e il coraggio di metterla in pratica.     

                                                                 G.C.

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