Marco 3:31-35
La
madre e i fratelli di Gesù
31 Giunsero sua
madre e i suoi fratelli; e, fermatisi fuori, lo mandarono a chiamare. 32 Una folla gli
stava seduta intorno, quando gli fu detto: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e
le tue sorelle là fuori che ti cercano». 33 Egli rispose loro: «Chi è mia
madre e chi sono i miei fratelli?» 34 Girando
lo sguardo su coloro che gli sedevano intorno, disse: «Ecco mia madre e i miei
fratelli! 35 Chiunque
avrà fatto la volontà di Dio, mi è fratello, sorella e madre».
La figura di Maria nel mondo odierno e nelle
religioni più affermate (come il Cattolicesimo) risulta essere molto imponente
e determinante.
Gli storici però, affermano che tale ruolo, si sia affermato perlopiù intorno il V secolo dopo Cristo divenendo la figura che oggi conosciamo come "Madonna".
Vediamo se le scritture confermano questa idea di alta posizione celeste da parte di Maria oppure no.
Gli storici però, affermano che tale ruolo, si sia affermato perlopiù intorno il V secolo dopo Cristo divenendo la figura che oggi conosciamo come "Madonna".
Vediamo se le scritture confermano questa idea di alta posizione celeste da parte di Maria oppure no.
Nel testo presentatoci
da Marco, sembrerebbe che Gesù, quando si avvicinarono a Lui la madre e i suoi
fratelli per parlargli, stesse insegnando in una casa, ed il motivo per cui i
parenti di Gesù vennero ed insistettero a voler arrivare fino a lui, malgrado
la densità della folla, era per il fatto che erano venuti a conoscenza che Gesù
era accusato di essere posseduto da un demonio, altrimenti non si sarebbero azzardati
ad interromperlo mentre era occupato ad insegnare pubblicamente, se non
avessero avuto una valida ragione,…quella
ragione era senza dubbio una ansiosa preoccupazione per la sua salvezza.
Possiamo dedurre che, sia la madre che i fratelli
di Gesù, non avevano ancora compreso bene il Suo ruolo di completa dedicazione
a Dio e pensavano di poterlo persuadere a non predicare e andarsene da quel
luogo con loro, Gesù però… prende un
netto distacco dai suoi famigliari, compresa sua madre; egli…non aveva più alcun legame con coloro
che lo avevano allevato.
Essi avevano avuto questo importante privilegio…ma non avevano più alcuna autorità su
di lui in quel momento. Il loro ruolo finiva lì. Potevano divenire suoi
discepoli ma non avrebbero avuto ruoli particolari solo per il loro grado di parentela
che avevano con lui. Dal comportamento di
Maria, si può capire che una tale condotta fosse perfettamente compatibile coll’
amore che c’è tra una madre e un figlio, Maria quindi è scusabile sulle
imperfette idee che aveva sulla missione di suo figlio Gesù qui sulla terra,
«forse,…anche perché…dopo la morte di Giovanni Battista,
essa non riusciva più a spiegarsi l'andamento dell'opera di suo figlio Gesù e
quindi era combattuta da opposti giudizi », quello che accade ad una madre che
vuol proteggere il proprio figlio, in quanto, Maria,
non sapeva che Gesù, era venuto sulla terra per salvare dal peccato originale
tutte le donne e gli uomini nonostante rivestisse la nostra stessa natura umana
essendo nato da una donna, per questo, Gesù, TRAMITE LO SPIRITO SANTO, SI
SAREBBE UNITO A TUTTI COLORO CHE SAREBBERO DIVENTATI SUOI FRATELLI SPIRITUALI;
questo è per sottolineare il fatto che non era obbligato a voler bene ai suoi
parenti terreni, ma doveva voler bene a coloro che egli era venuto ad
ammaestrare e condurre alla salvezza, nel senso che, Gesù, è come se dicesse: “Se
voi credete che,…le mie relazioni di
famiglia…siano limitate come le
vostre,…nel senso che,…mia madre e i miei fratelli, siano per
me, quello che per voi sono coloro che voi chiamate madre o fratello/sorella, v'ingannate».
Con questo, non si
vuol dire che Gesù non nutrisse vero affetto e amore verso Sua madre e i suoi
fratelli, anzi, sappiamo che erano teneri i vincoli che univano Gesù alla madre
tanto è vero che affida la madre a Giovanni come abbiamo letto in Giov. 19,
25-27 , ma l’atteggiamento dimostrato verso coloro che erano intorno a Lui,
deve farci capire che verso i suoi veri discepoli, Gesù, è unito in maniera
ancora più tenera e sacra, in quanto solo chi farà la volontà di Suo Padre che
è nei cieli, farà parte di questa famiglia spirituale che sarà unita a Lui per
sempreª.
Questa unione di
tenero affetto di Gesù,…verso coloro
che sono intorno a Lui è spiegato nel Vangelo di Matteo 12, 49 dove è scritto: “e stendendo la mano verso i discepoli
disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!»”, in questo caso, Gesù è come se
dicesse: “costoro che sono intorno a me
sono la mia famiglia e la mia più stretta parentela, io non sono legato come
voi ad una semplice casata; ma abbraccio come apparentata a me, tutta questa
numerosa folla”.
Sempre a proposito
della parentela tra Gesù e Maria sua madre, Marco è l’unico evangelista che
oltre a scrivere: “Ecco tua madre, i
tuoi fratelli” aggiunge la parola “le
tue sorelle”, alcuni studiosi, pensano che Marco abbia aggiunto la parola
“sorelle”, per far sembrare più
affettuosa la frase, il che può benissimo essere, tuttavia, ci viene in
aiuto un Teologo Protestante di nome Rudolf Ewald Stier il quale pubblicò vari
commenti a diversi libri scritturali, tra cui, scrisse un commento al riguardo
del nostro testo di oggi, nel quale dice: “l’unione delle parole “fratelli e sorelle” con quella di “madre”, nella bocca del Signore, è una
forte prova che i fratelli i
quali in quel momento lo cercavano, erano veramente figli propri di Sua madre. Si può osservare oltretutto, che Gesù, nel testo, non menziona mai Giuseppe in quanto non riconosceva alcun padre
terreno, anzi, il suo vero Padre, Gesù, lo indica nelle parole: “il Padre mio che è nei cieli”.
Nel v.35, troviamo scritto:“Chiunque avrà fatto la volontà di
Dio,…….”, fare la volontà del Padre che è nei cieli, significa,
tra le altre cose, far conoscere Dio e la Sua Parola tramite i vari Culti che
si tengono nelle varie Chiese sparse in tutto il mondo, in questi ultimi anni, si
è notato però, che, per i Sermoni si utilizzano molti testi del N. Testamento, così
facendo, si è arrivati ad avere poca stima dell’Antico T., quasi che fosse
nella massima parte un libro composto da favole, cosa che invece non accade tra
i nostri Pastori, i quali…alternano…su consigli del lezionario… testi omogenei per l’ascolto e la comprensione
sia dell’Antico Testamento come del Nuovo Testamento, prendendo spunto anche
dal nostro Signore Gesù, del quale, ci conforta il fatto che, spesso ha
ritenuto innegabilmente vero il V. Testamento, tanto da citarlo in varie
occasioni, come riportato in Mt.12,42 dove si parla della Regina del Mezzodì
come di una donna che ha veramente vissuto su questa terra e nel testo fa
riferimento anche a Salomone, e del miracolo di Giona come di un fatto
innegabile, pensando alle citazioni fatte a tal riguardo da Gesù, non sarà
fuori luogo notare che anche gli Scribi come i Farisei non ammettevano queste
dichiarazioni ma volevano vedere da Gesù altri miracoli per poter essere più convinti
a diventare suoi discepoli, Gesù allora disse a loro: “Non i miracoli, ma la volontà è quel che vi manca; non vi fanno
difetto le prove, ma voi non volete lasciarvi persuadere”, nella stessa
situazione, si trovano oggigiorno molti uomini e donne nelle varie
Chiese sparse sulla terra, i quali ingannano se stessi fino al punto di credere
che, per diventare veri cristiani, bisogna assistere a: “qualche
ulteriore dimostrazione”, in quanto, spesso e volentieri, l’uomo ha bisogno
di qualche oggetto o qualche mito per riempire il suo cuore e volgere così i
propri affetti. Stiamo in guardia contro lo spirito della incredulità, che è un
grande e crescente malanno dei giorni nostri, nel senso che, diviene sempre più
un carattere dei tempi odierni…avere come difetto, una fede semplice ed
infantile in ogni ordine della convivenza sociale, tutto questo avviene
solamente quando noi lasciamo libero il nostro cuore dai pensieri benefici e
dagli insegnamenti di Cristo Gesù per far spazio a idee malvage, le quali una
volta entrate nel nostro cuore, eserciteranno in noi un potere sempre più crudele
e letale fino ad allontanarci dalla volontà del Padre del nostro Signore,
quindi per non lasciar entrare nel nostro cuore idee malvage, dobbiamo pensare
a quanto è glorioso il pensiero che anche qui sulla terra, c’è una famiglia
della quale il Figlio di Dio è il fratello maggiore; famiglia nella quale il
legame d'affetto ed il principio dominante è… l’ubbidienza al Padre del nostro Signore Gesù Cristo; famiglia…che raccoglie in se…uomini di ogni stato, di ogni età, i
quali «hanno compreso che il Signore è
buono»; famiglia della quale…i
membri possono gia da subito intendersi e consigliarsi insieme…dolcemente, anche se si incontrano per
la prima volta dagli opposti bordi della terra; famiglia…che la morte non spegne, ma che solo traslocca nella casa del
Padre. Se i Cristiani tenessero presente abitualmente questo
concetto, ed in conformità di esso
operassero, quali effetti benefici ne verrebbero nella Chiesa e nel mondo!
In questa famiglia vi
è anche giustamente la madre di Gesù, tuttavia se noi prendiamo i vari riferimenti
sparsi nei Vangeli intorno alla madre di Gesù, troviamo degli scritti molto interessanti, i quali messi insieme costituiscono una testimonianza decisiva contro
la raccapricciante credenza popolare che diede a Maria il posto d'una dea.
Le parole pronunciate alle nozze di Cana¹ sono
molto enfatiche, togliendo così di mezzo l'idea che Maria madre di Gesù, alla
quale Egli s'era mostrato con amorosa umiltà e sottomesso, potesse ora pretendere
di esercitare sopra di lui la sua autorità materna o dirigerlo con i suoi
consigli. La parentela umana di madre e figlio, viene assorbita in quella
famiglia spirituale e divina, “da credente a Salvatore”, “da discepolo a
maestro”. Solo in questa maniera, dopo di allora, Maria, potè avvicinarsi a
Gesù.
L'ultimo scorcio che abbiamo di Maria è quando, dopo la
Resurrezione di Gesù, si trova insieme ai discepoli in preghiera nell'Alto
Solaio.
Maria è presente in quell'Alto Solaio non come oggetto di adorazione, nè come promotrice della chiesa nascente, ma come un'umile supplicante insieme a tutti gli altri, inclusi i suoi figli, che nel frattempo sono diventati credenti. Dopo l'esperienza della Pentecoste, il nome di Maria non è più menzionato nel Nuovo Testamento, il che insegna pienamente che non ha alcun potere soprannaturale attribuitole dalla chiesa romana.
Maria è presente in quell'Alto Solaio non come oggetto di adorazione, nè come promotrice della chiesa nascente, ma come un'umile supplicante insieme a tutti gli altri, inclusi i suoi figli, che nel frattempo sono diventati credenti. Dopo l'esperienza della Pentecoste, il nome di Maria non è più menzionato nel Nuovo Testamento, il che insegna pienamente che non ha alcun potere soprannaturale attribuitole dalla chiesa romana.
Con
il graduale sviluppo del Cattolicesimo Romano dal terzo/quarto secolo d.Cristo,
la figura di Maria appare sempre di più…fino
ad allontanare sempre più…Maria…dalla verità biblica.
Se la Chiesa Romana avesse semplicemente notato la reticenza neotestamentaria relativa a Maria, non avrebbe avuto la colpa di accecare gli occhi delle moltitudini di fedeli, impedendo loro di vedere la gloria di Gesù, che…anche se figlio di Maria, è venuto al mondo come l'immagine manifesta del Padre e come unico e solo Mediatore tra Dio e l'uomo.
Maria non è diversa dal resto dell'umanità peccaminosa; non è nata nè tantomeno rimasta immacolata!
Il ritratto cristiano della madre di Gesù è solo quello che troviamo nei vangeli, i quali ci insegnano che l'uomo ha accesso a Dio solo tramite l’opera di mediazione di Gesù²,…il culto di Maria…non ha nessuna origine biblica perchè non c'è nessuna parola nella Bibbia che lo attesta, nè nel Credo apostolico nè in altri scritti dei primi cinque secoli.
Se la Chiesa Romana avesse semplicemente notato la reticenza neotestamentaria relativa a Maria, non avrebbe avuto la colpa di accecare gli occhi delle moltitudini di fedeli, impedendo loro di vedere la gloria di Gesù, che…anche se figlio di Maria, è venuto al mondo come l'immagine manifesta del Padre e come unico e solo Mediatore tra Dio e l'uomo.
Maria non è diversa dal resto dell'umanità peccaminosa; non è nata nè tantomeno rimasta immacolata!
Il ritratto cristiano della madre di Gesù è solo quello che troviamo nei vangeli, i quali ci insegnano che l'uomo ha accesso a Dio solo tramite l’opera di mediazione di Gesù²,…il culto di Maria…non ha nessuna origine biblica perchè non c'è nessuna parola nella Bibbia che lo attesta, nè nel Credo apostolico nè in altri scritti dei primi cinque secoli.
Maria, con i fratelli di Gesù, altre donne e gli apostoli
componevano dunque la prima congregazione cristiana. Non ci sono più
riferimenti a Maria da qui in avanti nelle scritture Greche. Non si sa nulla di
come visse in seguito, della sua morte, così come non si nulla di molti altri
discepoli e di alcuni apostoli stessi. Di conseguenza, comprendiamo che, dopo
queste documentazioni, a Maria, non va data alcuna venerazione particolare pur
essendo stata la madre di Gesù. Va considerata come una donna di fede che ha
abbracciato il cristianesimo divenendo una seguace del Cristo come ogni persona
che si ritiene cristiana.
La sua glorificazione come oggetto
di adorazione, la sua
funzione come intercessore che porta le preghiere a Cristo, e la sua costante
influenza su di Lui sono delle false creazioni, l'adorazione di Maria è antiscritturale!
Riassumendo, possiamo dire che se
vogliamo seguire la via indicata da Gesù: ”Fare
la volontà del Padre Suo che è nei cieli”, dobbiamo dare il Culto solo a
Dio e al nostro Signore Gesù Cristo, a Maria non va data alcuna venerazione
particolare, pur avendo avuto il privilegio di essere stata la madre di Gesù, solo
così facendo, entreremo a far parte di quella famiglia che Gesù indicò con
questa frase: “mia madre e i miei
fratelli sono quelli che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica”,
quindi, o si sta con Gesù e si fa la volontà del Padre che lo ha
mandato, o non si è veramente suoi fratelli, sorelle, nemmeno madre!
AMEN
² Giovanni 14:6 “Gesù gli
disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per
mezzo di me.”
® Giampaolo Castelletti 07/07/2017