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10/02/2011

Testamento biologico. Il "no" dei valdesi e metodisti al ddl Calabrò

Iniziative a Roma, Milano e Bologna nel segno della laicità e dei valori costituzionali

Roma (NEV), 9 febbraio 2011 - A pochi giorni dalla discussione alla Camera sul testamento biologico - il progetto di legge approderà in aula il 21 febbraio - valdesi e metodisti, insieme ad esponenti della società civile e del mondo politico, dicono il loro "no" al ddl Calabrò, organizzando iniziative in diverse città.
Questa sera l'Aula Magna della Facoltà valdese di teologia (via Pietro Cossa 40) ospita il Convegno promosso da MicroMega sul tema: “Chi decide sul fine vita?”. All'incontro, dall'impronta laica, partecipano Daniele Garrone, Ignazio Marino, Stefano Rodotà, Giorgio Parisi, Giovanni Franzoni e Paolo Flores d’Arcais. La data del 9 febbraio non è casuale: è l'anniversario della morte di Eluana Englaro, ma è anche la “Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi” istituita dal governo, una decisione ritenuta dagli organizzatori del convegno "moralmente mostruosa", "un'ignominia", perché fa esplicito riferimento alla data della morte di Eluana. Sempre questa sera, e sempre nello stesso spirito improntato dai valori costituzionali, anche l'incontro organizzato dalla "Rete Laica Bologna" che si tiene nella chiesa metodista di via Venezian, dal titolo: "Testamento biologico. Saldi di fine stagione", con interventi - tra gli altri - di Carlo Flamigni del Comitato Nazionale per la Bioetica; Marco Cappato dell'Associazione Luca Coscioni; e il pastore valdese Michel Charbonnier. Venerdì 11 febbraio sarà la volta di Milano, dove, presso la Libreria Claudiana, si terrà una tavola rotonda politica dal titolo: "Eluana, una cittadina diversa dagli altri?". All'incontro, organizzato dalla Chiesa valdese di Milano, interverranno: Benedetto Della Vedova, Lucio Malan e Ivan Scalfarotto. Modererà l'incontro Monica Fabbri, membro della Commissione Bioetica della Tavola Valdese.
Per Luca Savarino, coordinatore della Commissione di Bioetica della Tavola Valdese, quella di Calabrò è una proposta "contro" il testamento biologico, una "finta legge". Lo ha affermato in un'intervista a "L'indro" (http://costruendo.lindro.it) spiegando come secondo quel ddl, già approvato dal Senato, l’alimentazione e l’idratazione artificiale non possono essere oggetto delle dichiarazioni anticipate. "Sarebbe una legge che annuncia la difesa di un principio che successivamente non integra pienamente, e quindi riconoscendolo a metà lo nega completamente. Il principio di autodeterminazione non può limitarsi al principio di informazione e tanto meno alla concessione d’una libertà parziale", ha detto Savarino, che domani sera interverrà su questo tema in un dibattito pubblico nella sala consigliare del Comune di San Mauro (TO).

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