Cari fratelli e sorelle, “Ogni cosa è possibile per chi
crede”, dice Gesù e il padre del bambino malato risponde: “Io credo; vieni in
aiuto alla mia incredulità.” Il padre del bambino è cosciente che la sua fede
non è quella che poteva spostare i monti, ma era una fede debole, tormentata
dai dubbi e bisognosa dell'aiuto di Dio per fortificarla. Nonostante ciò il suo
bambino viene guarito, perché non è il padre con la sua fede debole, ma Gesù
che realizza la guarigione. Questa distinzione è fondamentale per capire che
l'effetto della fede, sia essa guarigione o salvezza, non dipende dalla forza o
debolezza della nostra fede, ma da Gesù. Lutero lo spiegò con un esempio: Se uno
ha 1000 euro (ovviamente il Riformatore usava un'altra valuta) e li conserva
avvolti in un fazzoletto di carta, mentre un altro ha anche 1000 euro e li
conserva in una cassaforte, ambedue sono ugualmente ricchi, solo che per il primo
il rischio di perdere i soldi e di diventare povero è molto maggiore. Così è
con la fede debole (il fazzoletto di carta) e quella forte (la cassaforte):
ambedue “hanno” Gesù Cristo e sono quindi ugualmente ricche. Questa è ad es.
una ragione per cui non si dovrebbe “giudicare” la fede degli altri. Comunque,
nella vita ci sono varie prove in forma di tentazioni, perdite, delusioni ecc. e
potrebbe essere che una fede debole non resista. Perciò è bene curare ed
esercitare la fede nei tempi buoni, affinché possa resistere nei tempi
difficili. Se invece pensiamo di avere già una fede forte, probabilmente ci
sbagliamo, in quanto la fede è per definizione una fede contro il dubbio,
contro l'apparenza. Se manca il dubbio, qualcosa è sospetto. In secondo luogo,
è sospettoso avere una fede forte, perché la fede è un dono di Dio che
riceviamo ogni giorno in modo nuovo, non qualcosa che uno possiede. La fede non
è un possesso, ma piuttosto una relazione che riguarda tutta la persona. In
questo senso si può anche affermare di “avere” fede, anzi è importante farlo.
C'è infatti una differenza fondamentale tra chi dice di aver forse fede e di
chi afferma di aver fede, seppure debole. Il primo, l'agnostico indeciso, non
ha niente, il secondo ha tutto nonostante la debolezza della sua fede. La fede,
seppure dono di Dio, non si realizza senza il pieno coinvolgimento del credente
che deve prendere una decisione personale pro o contro la fede. È bene
aggiungere al “Io credo” la preghiera di aiuto a credere, perché ne abbiamo
bisogno. Bonhoeffer disse che Dio ci dà ogni giorno la fede di cui abbiamo
bisogno, ma non di più, affinché non ci insuperbiamo. Non so se iniziate
quest'anno con speranza o preoccupazione, con una fede salda o con molti dubbi.
Come sia, il versetto dell'anno ci invita di affidarci a Dio non solo per le
varie circostanze della vita, ma anche per la fede stessa. Auguro a tutti noi
un felice anno 2020 in cui Dio giorno per giorno nutra la nostra fede e guidi i
nostri pensieri e le azioni.
Vostro
Pastore Dieter Kampen
Nessun commento:
Posta un commento