«Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente»
“Forse, per te che stai leggendo in questo momento, la Scrittura sono
solo parole e lettere. Forse, per te, essa è una semplice pagliuzza.
Ma se guarderai in
profondità nella Scrittura, troverai Cristo e la sua Parola. Ti potrà sembrare
una pagliuzza inutile, vuota, spezzata, ma credimi: quale grande potenza è
racchiusa nella sua profondità! Questa parola che ti do nel cuore, non potrà
esserti tolta da nessuno: diventerà per te un albero robusto, anzi, una forte
rocca”. Così una volta Lutero ha parlato della Scrittura.
La scelta della Riforma di affidarsi alla Bibbia come alla sola fonte che
ti fa conoscere Dio e la sua volontà, è in fondo un atto di fiducia nella
grande promessa del Cristo Risorto che chiude il vangelo di Matteo: “Ecco,
io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente”.
Nella Scrittura infatti il Signore è presente “tutti i giorni”, ci incontra e ci parla nella forza dello Spirito e guida la sua chiesa. Sì, Gesù lì, e a noi non manca niente. Non abbiamo bisogno di vicari che ne prendano il posto né di intercessori che ci mettano in contatto con il cielo.
Nella Scrittura infatti il Signore è presente “tutti i giorni”, ci incontra e ci parla nella forza dello Spirito e guida la sua chiesa. Sì, Gesù lì, e a noi non manca niente. Non abbiamo bisogno di vicari che ne prendano il posto né di intercessori che ci mettano in contatto con il cielo.
La Seconda confessione elvetica di Bullinger, il riformatore di
Zurigo, si apre con questa affermazione: “La parola di Dio annunziata nella
chiesa è la vera parola di Dio... non dobbiamo forgiare né attendere dal cielo
altra parola”. È proprio così: quando nella chiesa la Bibbia è letta e la
parola predicata, là il Signore ci chiama e ci dona di ascoltarlo. E così ci
ridona coraggio e nuova luce, così ridà ogni volta senso al nostro esistere,
alimenta la fede, rinnova la speranza, vivifica l'amore.
Tutto nella parola... questa “semplice pagliuzza”... questo “soffio
complicato”, che è la cosa più evanescente che ci sia: la pronunci, risuona, ed
un momento dopo non c'è più, s'è dissolta nell'aria... Ma se è la è parola del
Signore, quel momento è sufficiente: penetra in te con una forza che nulla può
arrestare, ed è nella tua mente e nel tuo cuore, ed è un fuoco che brucia,
illumina e riscalda. Davvero, “questa parola non potrà esserti tolta da
nessuno: diventerà per te un albero robusto, anzi, una forte rocca”.
Ruggero Marchetti
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