Culti

Omegna - Via F.lli Di Dio 64
Nel Tempio di Omegna, il Culto si tiene tutte le domeniche alle ore 9; Mercoledì 25 Dicembre, Natale, il Culto si terrà alle ore 9

Intra - C.so Mameli 19
Nel Tempio di Intra, il Culto si tiene tutte le domeniche alle ore 11; Mercoledì 25 Dicembre, Natale, il Culto si terrà alle ore 11

28/01/2012

CineLaico: Giordano Bruno

APPUNTAMENTI CINEMATOGRAFICI  PROMOSSI DALL'ARCI VCO E DALLA CONSULTA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA PER LA LAICITA’ DELLE ISTITUZIONI IN COLLABORAZIONE CON ARCI VERBANIA


Film “GIORDANO BRUNO” di Giuliano Montaldo

Lunedì 30 gennaio 2012—Circolo ARCI “Franco Riva” in Via Renco a Verbania Trobaso, ore 21,00.

Il film racconta gli ultimi anni della vita del filosofo nolano Giordano Bruno, dal 1592 fino all’uccisione nel 1600. Il film è il ritratto a tutto tondo di una vittima del potere, in una società che considerava ancora eretica e blasfema l’ipotesi di una distinzione fra fede e scienza.
Da ricordare un intenso e indimenticabile Gian Maria Volonté, e una ricostruzione visiva di Venezia ricalcata sui chiaroscuri dei grandi pittori del Cinquecento, valorizzata dalla fotografia di Vittorio Storaro e dalle musiche di Ennio Morricone.

19/01/2012

Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani 18-25 gennaio 2012

Lunedì 23 gennaio, ore 21,00
"La spiritualità ortodossa"
c/o Parrocchia Madonna di Campagna - Verbania Pallanza


Un incontro di approfondimento nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2012 promosso dalla Chiesa Evangelica Metodista, Parrocchie del Verbano e dalla Parrocchia Ortodossa rumena
Interviene l’arciprete Traian Valdman della diocesi ortodossa rumena, decanato di  Milano.
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"Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore"


(cfr. 1 Cor 15, 51-58)


Presentazione

La preghiera è una realtà potente nella vita di un cristiano. La preghiera è trasformante. Quando i cristiani comprendono il valore e l'efficacia della preghiera in comune per l'unità di quanti credono in Cristo, essi cominciano ad essere trasformati in ciò per cui stanno pregando.
Quest'anno i cristiani in Polonia hanno offerto alla nostra meditazione la loro esperienza di trasformazione e di preghiera. La trasformazione a cui si riferiscono è compresa nella sua profondità solo nella resurrezione di Gesù. Ogni cristiano battezzato nella morte e resurrezione di Cristo comincia un cammino di trasformazione. Morendo al peccato e alle forze del male, i battezzati cominciano a vivere una vita di grazia. Questa vita di grazia permette loro di sperimentare concretamente la potenza della resurrezione di Gesù, e l'apostolo Paolo li esorta: "[ ...l siate saldi, incrollabili. Impegnatevi sempre più nell'opera del Signore, sapendo che, grazie al Signore, il vostro lavoro non va perduto" (l Cor 15,58).

Qual è, dunque, l'opera del Signore? Non è forse l'edificazione del Regno di giustizia e di pace? Non è forse la vittoria sulle forze del peccato e sulle tenebre per la potenza dell'amore e della luce della verità? Nella vittoria Gesù Cristo nostro Signore, a tutti i cristiani viene data la capacità di indossare le armi della verità e dell'amore e di superare tutti gli ostacoli che impediscono la testimonianza del Regno di Dio. Nonostante ciò, un ostacolo permane, e può impedirci di portare a termine il nostro compito. È l'ostacolo della divisione e della mancanza di unità fra i cristiani. Come può il messaggio del vangelo risuonare autentico se non proclamiamo e non celebriamo insieme la Parola che dà la vita? Come può il vangelo convincere il mondo della propria intrinseca verità, se noi, che siamo gli annunciatori di questo vangelo, non viviamo la koinonia nel corpo di Cristo?

La preghiera per l'unità, dunque, non è un accessorio opzionale della vita cristiana, ma, al contrario, ne è il cuore. L'ultimo comandamento che il Signore ci ha lasciato prima di completare la sua offerta redentiva sulla croce, è stato quello della comunione fra i suoi discepoli, della loro unità come Lui e il Padre sono uno, perché il mondo creda. Era la sua volontà e il suo comandamento per noi, perché realizzassimo quell'immagine in cui siamo plasmati, quella comunione di amore che spira fra le Persone della Trinità e che li rende Uno. Per questo motivo la realizzazione della preghiera di Gesù per l'unità è una grande responsabilità di tutti i battezzati.

L'unità dei cristiani è un dono di Dio; la preghiera ci prepara a ricevere questo dono e ad essere trasformati in ciò per cui preghiamo. Nel presentare questo testo di preghiera per l'unità di tutti i cristiani, ne raccomandiamo l'utilizzo; incoraggiamo la creatività dei pastori e dei fedeli nel porre nuovo vigore non solo nel pregare per l'unità, ma anche nel procedere, passo dopo passo, verso quella trasformazione che sarà operata dalla preghiera. Lasciamo che il nuovo anno ci trovi più aperti, come individui e come comunità, alla potenza del mistero della morte salvifica di Cristo.

Chiesa Cattolica

+ Mons. Mansueto Bianchi
Vescovo di Pistoia
Presidente, Commissione Episcopale per l'Ecumenismo e il Dialogo della CEI

Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia

Pastore Massimo Aquilante Pastore Metodista, Presidente

Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e di Malta ed Esarcato per l'Europa Meridionale

+ Metropolita Gennadios
Arcivescovo Ortodosso d'Italia e di Malta ed Esarca per l'Europa Meridionale

I materiali sono disponibili in molti siti fra cui Centro Pro Unione, Società Biblica ...

14/01/2012

Cenacolo, per la vostra meditazione personale

Prosegue l'impegno di traduzione ed adattamento della redazione italiana (interamente composta da volontari) del lezionario Upper Room, raccolta di meditazioni giornaliere per il culto individuale e familiare, pubblicato negli USA dal 1935, diffuso in circa 80 paesi del mondo (in 36 lingue).



Si tratta di una piccola raccolta di testimonianze della comunità dei credenti sparsi nel mondo, che desiderano pregare e meditare insieme agli altri credenti, parlare del loro rapporto con il Signore, ciascuno con sensibilità religiose e esperienza di vita diverse, accomunate nel nome del Signore!



Le meditazioni partono, infatti, sempre da una riflessione personale su un fatto o un avvenimento della vita, o da un versetto biblico. Ogni pagina termina con un invito alla preghiera ed un “pensiero del giorno”.

Già nel corso del 2011, alcune pagine sono state interamente prodotte in Italia, da fratelli e sorelle che hanno raccolto l'invito a scrivere per il Cenacolo. Speriamo che nel 2012 il numero di pagine “italiane” da inserire nel circuito internazionale potrà aumentare in modo significativo. Per informazioni su come collaborare e per qualsiasi altra richiesta o segnalazione, scrivete all’indirizzo mail del Cenacolo.

Abbonamento 2012 (6 numeri): ordinario € 14,00; sostenitore € 18,00.

09/01/2012

TV. Totale assenza dei protestanti nei talk-show

Lo dice una ricerca di Fondazione critica liberale e CGIL Nuovi diritti

Roma (NEV), 14 dicembre 2011

Che i protestanti non facessero notizia, non è una notizia. Tuttavia, i dati del "Primo Dossier sulla presenza delle confessioni religiose nei media televisivi" a cura della Fondazione critica liberale e della CGIL nazionale-Settore Nuovi Diritti e resi noti lunedì scorso 12 dicembre presso l’aula magna della Facoltà valdese di teologia a Roma, mettono nero su bianco l'amara constatazione: in un anno nei 10 programmi di "infotainement" presi in esame, neanche 1 secondo è stato dedicato al protestantesimo. E' quanto emerge dallo studio finanziato dall'otto per mille valdese ed effettuato dalla Isimm Ricerche. “E’ uno dei segnali più vistosi dell’asfittica laicità della politica e talora anche della cultura nel nostro paese. Non si tratta solo di una questione di tutela delle minoranze religiose, ma della qualità della democrazia in Italia”, è stato il commento del teologo valdese Daniele Garrone.

Annozero (RAIDUE), Ballarò (RAITRE), L’Infedele (LA7), Matrix (Canale 5), Omnibus (LA7), Otto e mezzo (LA7), Report (RAITRE), Telecamere (RAITRE), Unomattina (RAIUNO) e Porta a Porta (RAIUNO), da settembre 2010 ad agosto 2011 non hanno mai visto la presenza di un protestante. Gli esponenti della Chiesa cattolica complessivamente hanno ottenuto un’attenzione pari al 95% del tempo di parola (equivalente a 7h 23’), i soggetti di religione musulmana il 3%, l’1,2% i rappresentati della Comunità ebraica, 0,2% e 0,3% rispettivamente i cristiani ortodossi e i buddisti.

“Un dato clamoroso”, ha commentato Giulio Ercolessi che ha illustrato i risultati della ricerca, la quale si affianca al "VII Rapporto sulla secolarizzazione della società italiana" e al "Secondo Dossier sui tempi di notizia e di parola di Benedetto XVI nei TG" presentati nel corso dell’incontro intitolato: “Privilegi, immunità, ingerenze, denari, disparità giuridica ma quale libertà religiosa!”.

Per i curatori della ricerca la TV italiana, pubblica e privata, non rende giustizia al pluralismo religioso e filosofico pur presente nella società italiana e, riservando una posizione di privilegio alla chiesa cattolica, di fatto rispecchia una situazione distorta della società italiana sempre più multiculturale da una parte e secolarizzata dall'altra.

17/12/2011

Chiesa Evangelica Metodista di Omegna: recita di Natale

Domenica 18 dicembre 2011
In occasione della Festa dell'albero, il Culto delle ore 11 verrà sostituito dalla recita di Natale curata dai bambini della Scuola domenicale che avrà inizio alle 10,30.

16/12/2011

Comunicato stampa: Giornata di Azione Globale contro il Razzismo e per i Diritti dei Migranti, Rifugiati e Sfollati il 18 dicembre 2011


Il 18 dicembre del 1990 l’assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie. Dieci anni dopo l’ONU ha dichiarato il 18 dicembre Giornata Mondiale del Migrante. La dichiarazione richiama l’attenzione degli stati sulla salvaguardia dei diritti dei lavoratori immigrati, indipendentemente dal loro status giuridico nel paese in cui risiedono. Purtroppo,  fino al 2011, una gran quantità di paesi non ha ancora ratificato la Convenzione; tra questi ci sono i paesi dell’Unione Europea, gli Stati Uniti e il Canada.

I dati forniti dalle Nazioni Unite attestano che nel mondo ci sono 175 milioni di persone
migranti. Nonostante il contributo che loro forniscono ai paesi in cui scelgono di vivere, spesso sono vittime di abusi, di discriminazione ed di sfruttamento sui posti di lavoro.

Per questa ragione molti attivisti ritengono urgente dare una risposta unitaria e globale dei migranti nel mondo e di coloro che difendono i loro diritti perché globali sono le politiche persecutorie applicate da Stati e governi.

Nel 2010 il Forum Sociale Mondiale delle Migrazioni lanciò un appello per la realizzazione di una Giornata di Azione Globale contro il Razzismo e per i Diritti dei Migranti, Rifugiati e Sfollati il 18 dicembre 2011. L’appello fu poi ratificato al Forum Sociale Mondiale nel 2011 ribadendo la libertà di circolazione e il diritto a scegliere dove stabilirsi, la chiusura dei centri di identificazione ed espulsione dei migranti e l’annullamento di tutti gli accordi e i programma che violano i diritti i umani alle frontiere.

Attivisti di diversi paesi hanno risposto a questo appello e finora sono state programmate iniziative in Argentina, Belgio, Brasile, Cameroun, Canada, Spagna, El Salvador, Francia, Guatemala, Italia, Mexico, Niger, Perù, Svizzera, Stati Uniti e Uruguay.

Questo lavoro si è unito allo sforzo della Carta Mondiale dei Migranti, votata a Gorée (Senegal) nel febbraio 2011. In questa Carta si sottolinea il ruolo fondamentale che possono giocare i migranti come attori sociali e politici per la costruzione di una cittadinanza universale.

Per maggiori informazioni sulle iniziative che si realizzeranno nel mondo potete consultare il sito web www.globalmigrantsaction.org. Lì troverete i contatti delle organizzazioni che nei diversi paesi stanno partecipando a questa storica campagna per globalizzare la difesa dei diritti dei lavoratori migranti, rifugiati ed sfollati e per sconfiggere il razzismo.

Contatti: info@globalmigrantsaction.org


15/12/2011

L'Italia sono anch'io. Il 17 e 18 dicembre in tutte le città banchetti per la raccolta firme

Mobilitazione contro il razzismo. Al braccio un segno di lutto per i senegalesi uccisi a Firenze

Roma (NEV), 14 dicembre 2011 - Prosegue la raccolta firme per la Campagna "L'Italia sono anch'io". Sabato 17 e domenica 18 dicembre 2011, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie, avrà luogo il 3° D-Day nazionale di raccolta firme per le due proposte di legge di iniziativa popolare riguardanti rispettivamente le norme di accesso alla cittadinanza per le persone di origine straniera nate o residenti in Italia, e il diritto di voto amministrativo per i migranti residenti da cinque anni. Per presentare le proposte di legge in Parlamento servono entro la fine di febbraio 50mila firme, in calce ad ogni disegno di legge.

Attraverso i comitati locali costituitisi per la raccolta firme la Campagna coinvolge centinaia di associazioni sul territorio, tra cui numerose chiese evangeliche che concretamente stanno attivandosi a favore della raccolta organizzando anche iniziative ad hoc (vedi appuntamenti). La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) - molto impegnata su questo fronte anche in occasione della sua recente visita al Quirinale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - figura infatti tra i membri del Comitato Promotore della Campagna. Da nord a sud, da est a ovest della penisola sono 35 le comunità battiste, metodiste e valdesi impegnate a fianco di tanti altri soggetti della società civile, religiosi e non.

I comitati locali in tutta Italia sfiorano la soglia delle cento unità. Molti di loro hanno aperto una pagina su facebook e le informazioni sulle varie iniziative locali viaggiano anche attraverso i social network. Sul sito della Campagna (www.litaliasonoanchio.it) è possibile trovare la postazione dei vari banchetti nelle città dove poter firmare, nonché la lista dei comitati locali a cui fare riferimento per le adesioni.

In seguito ai recenti atti di violenza xenofoba contro i rom alle Vallette di Torino e contro la comunità senegalese di Firenze, il Comitato promotore della Campagna, che con un comunicato stampa congiunto ha espresso una ferma condanna per questi drammatici episodi di razzismo costati la vita a due persone, ha chiesto a tutti di indossare in quelle giornate un segno di lutto al braccio (vedi notizia seguente).


I promotori a fianco dei rom di Torino e delle vittime di Firenze

Il 3° D-Day sarà dedicato alla lotta al razzismo e a tutte le discriminazioni

Roma (NEV), 14 dicembre 2011 - Il Comitato promotore della Campagna "L’Italia sono anch’io" - in un comunicato stampa diffuso oggi - ha espresso una "ferma condanna dei drammatici episodi di razzismo avvenuti domenica scorsa a Torino e ieri a Firenze con la morte di due cittadini senegalesi". Il comunicato così prosegue: "Siamo preoccupati e indignati per l'escalation di violenza che segna un imbarbarimento delle relazioni umane e sociali in questo paese, di cui sono vittime innanzitutto i cittadini stranieri. E’ necessario passare dalla denuncia all'azione politica. Per questo, come promotori della Campagna, ci auguriamo che, depositate le firme, venga immediatamente calendarizzata dal Parlamento la discussione sulle due proposte di legge, arrivando al più presto a garantire quei diritti di cittadinanza troppo spesso negati alle persone di origine straniera.

Sabato 17 e domenica 18 saremo presenti in molte piazze italiane per una raccolta straordinaria di firme. Le due giornate saranno dedicate alla lotta contro il razzismo e contro tutte le discriminazioni. A Torino e Firenze parteciperemo alle iniziative di piazza promosse dalle associazioni locali perché simili episodi non si ripetano più.

Invitiamo le tantissime realtà che organizzeranno iniziative in quelle giornate a indossare un segno di lutto al braccio, in ricordo delle due vittime di Firenze. Tutti dobbiamo essere consapevoli che quanto successo non può essere derubricato a gesto isolato di un folle, o, nel caso di Torino, ad atti di bullismo. Bisogna invece prendere atto che il germe del razzismo non è stato sconfitto, odio e pregiudizi prendono ancora troppo spesso la via della violenza mettendo a rischio la civile convivenza di tutti.

Ma c’è anche un’Italia diversa, che alla paura e all’insicurezza del futuro risponde non con la chiusura nichilista ma cercando risposte insieme ai tanti, italiani e stranieri, che credono ancora nella possibilità di costruire un mondo migliore, in cui ingiustizia, odio e violenza siano espunti per sempre dalla storia".

La Campagna nazionale è promossa da 19 organizzazioni della società civile: Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza, Comitato 1° Marzo, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 - Seconde Generazioni, Tavola della Pace e Coordinamento nazionale degli enti per la pace e i diritti umani, Terra del Fuoco, Ugl Sei e dall’editore Carlo Feltrinelli. Presidente del Comitato promotore è il Sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio (http://www.litaliasonoanchio.it/).

Razzismo. Le chiese evangeliche di Firenze addolorate per l'uccisione di due senegalesi

Rifiuto della cultura xenofoba frutto di una propaganda irresponsabile.



Roma (NEV), 14 dicembre 2011 - In seguito all'uccisione di due senegalesi avvenuta ieri a Firenze per mano di uno squilibrato xenofobo, i pastori delle chiese evangeliche fiorentine hanno diffuso la seguente dichiarazione: "Il Consiglio dei pastori e dei responsabili delle opere evangeliche di Firenze, attonito e addolorato per il grave atto di violenza che ha colpito la comunità senegalese e tutta la comunità cittadina, ricordando l'esortazione dell'Apostolo 'Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza' (Colossesi 3:12), ribadisce il proprio rifiuto verso ogni atto di odio e verso quella cultura xenofoba, contraria al messaggio d'amore di Gesù Cristo, che con inquietante leggerezza viene proposta e propagandata da alcune persone irresponsabili, creando un clima di intolleranza. Un clima che può esplodere in violenza cieca e assurda come dimostrano (seppur nella diversità degli episodi) il duplice omicidio a Firenze e il rogo del campo rom a Torino nei giorni scorsi.

Alla comunità senegalese, ai nostri fratelli e alle nostre sorelle del Senegal che, insieme a noi e come noi, fanno parte della città di Firenze, giunga un grande abbraccio e l'espressione della nostra cristiana solidarietà".

Fanno parte del Consiglio delle chiese evangeliche fiorentine: battisti, valdesi e metodisti, luterani, Esercito della Salvezza, avventisti, i fratelli, riformati svizzeri, e la Missione "Cristo è la risposta". Ne è il coordinatore il pastore valdese Pawel Gajewski.