I GIORNI SONO MALVAGI
“Guardate dunque
con diligenza a come vi comportate; non da stolti, ma da saggi; ricuperando il
tempo perché i giorni sono malvagi.”
(Efesini
5 : 15 - 16)
“I giorni
sono malvagi”; questa constatazione è più che mai attuale, come potremmo
contraddirla?
Basta che
seguiamo i Tg Televisivi, leggiamo i giornali quotidiani o ci guardiamo intorno,
per dire che questi nostri giorni sono “Malvagi”, non meno di quanto lo fossero
i giorni delle prime comunità cristiane; in fin dei conti, la storia ce lo
insegna, tutti i giorni sono segnati dall’odio, dall’indifferenza, dall’ingiustizia,
dall’egoismo, vissuti dall’umanità in modo non conforme alla volontà del
Signore, sono “Malvagi”. Soprattutto
oggi, anche per le nostre chiese “i giorni sono Malvagi”, cala la frequenza ai
culti, cala la disponibilità a partecipare alle attività comunitarie, a farsi
carico di qualche responsabilità, si è notato che è sempre più difficile che
qualcuno se la senta di affrontare la sfida ardua e bellissima del pastorato o
predicatore locale, i simpatizzanti, anche i più assidui e fedeli, sono sfavorevoli
a fare il passo decisivo per diventare membri di Chiesa. La Chiesa, sembra che
sia apprezzata solo da chi la guarda dall’esterno e da lontano, conosco molti,
che la stimano, la ammirano, addirittura destinano l’8x1000, ma si mantengono a
riguardosa distanza dalle sue porte e dall’entrarvi, certo, potremmo incolpare
di tutto alla “gente”, che ha scarsa volontà di impegnarsi, alla loro
superficialità e alla loro poca fede; non avremmo del tutto torto, perché
diciamoci la verità, questi nostri giorni, oltre e forse più ancora che
“Malvagi”, sono giorni frettolosi, giorni pieni di distrazioni e dispersivi.
Tuttavia, la lettera agli Efesini, non ci indica la strada dell’accusa, né
quella del rammarico, della recriminazione, tantomeno quella del lamento e nemmeno
quella del rimpianto dei bei tempi passati, perché sono tutte strade senza
sbocco. Paolo, nella sua lettera ha in mente qualcosa di totalmente diverso:
“Ci invita a essere saggiamente pratici”; in sostanza ci dice: “I giorni sono
Malvagi”? E’ vero. Allora? Da questi giorni Malvagi, cerchiamo di trarne
frutto. Cerchiamo di capire come questi giorni “Malvagi” ci interpellino, che
cosa vogliono dirci e cogliamo ogni pur minima opportunità per recuperare il
tempo che questi giorni ci offrono. Per
far cosa? Per chiedere in preghiera al Signore di darci finalmente il coraggio
e la voglia di affrontare con “Coraggio” e “Responsabilità” quello che da
qualche tempo chiamiamo “crisi della Chiesa” ovvero: “Che ne sarà di me, se
prendo posizione?”, che il Signore ci insegni allora, a capovolgere la domanda:
“Che ne sarà di me, di questo progetto, di questa Chiesa, del compito che Dio
mi ha affidato, se io non prendo posizione?”. Cerchiamo di puntare una buona
volta il nostro sguardo su ciò che davvero conta, sul Come Ci Comportiamo: “Su come ci comportiamo Noi membri di
Chiesa, Noi simpatizzanti, Noi Chiese, su come accogliamo, su come
evangelizziamo e su come adempiamo i nostri compiti”. Può capitare, allora, che
questi nostri “giorni Malvagi”, finiscano per rivelarsi come “giorni
Benedetti”.
C.G.
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