Care amiche, amici, sorelle e fratelli, oggi è la
terza domenica dopo Pasqua, denominata: “Jubilate” derivante dal testo biblico
del Salmo 66:1 “Fate acclamazioni a Dio, voi tutti, abitanti della terra!”, e ci
ritroviamo anche quest’oggi stretti nell’abbraccio affettuoso del Padre, Dio
della misericordia, il cui cuore si muove a compassione per noi e la cui mano
ci sostiene e ci accarezza. Allo stesso modo ci raduna insieme la tenerezza del
Figlio, che al dolore dell’altro è sempre stato attento e sensibile, aprendovi
il Suo cuore e protendendovi la Sua mano. E ci convoca, infine, il soffio lieve
dello Spirito di Dio, brezza che ci sfiora e ci accompagna nei momenti di
sconforto. Amen
ASCOLTO
DELLA PAROLA
Signore, Mostrami come vivere da vero cristiano.
Riempimi del Tuo Spirito. Che io sia anche una parte di Te, un inviato che si
mette al servizio del fratello, della sorella.
TESTO
PER LA MEDITAZIONE
1° Giovanni 5, 1
- 4
1 Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e
chiunque ama colui che ha generato, ama anche chi è stato da lui
generato. 2 Da questo sappiamo che amiamo i figli di Dio: quando amiamo
Dio e osserviamo i suoi comandamenti. 3 Perché questo è l'amore di Dio: che osserviamo i suoi
comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. 4 Poiché tutto quello
che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo:
la nostra fede.
MEDITAZIONE
Care sorelle/fratelli, non è forse vero che il metodo con cui
consideriamo una situazione può cambiare drasticamente il nostro modo di vivere?
Ebbene, possiamo considerare una cura medica come qualcosa di
molto pesante da dover subire, oppure, possiamo percepire la stessa cura come
un'immensa benedizione, che può aiutarci a guarire, come possiamo considerare i
vari rapporti che abbiamo con il prossimo come un consistente peso da portare, oppure…come
un modo in cui possiamo rispecchiare l’insegnamento donatoci dal Signore Gesù
Cristo quando fu in questo mondo.
Questo è il motivo per cui insieme a tutte/tutti voi oggi vorrei
considerare come i comandamenti di Dio sono molto importanti per il proseguo della
nostra vita futura come appunto è scritto nella prima lettera di Giovanni al capitolo 5, versetto 3,
dove è scritto: “Perché questo è l'amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e
i suoi comandamenti non sono gravosi.”
Ripeto l’ultima frase del versetto tre perché poi ci aiuterà a
comprenderne meglio il suo significato: “i suoi comandamenti non sono
gravosi.”
Nel Vangelo di Luca al cap. 7 i versetti da 36 a 50, si narra di
una donna peccatrice che entrò in casa del fariseo Simone per ungere il corpo di
Gesù con un olio molto costoso e di come poi bagnò i piedi di Gesù con le sue
lacrime e li asciugò con i suoi lunghi capelli, durante questo avvenimento i
discepoli si indignarono per il fatto che secondo loro era un’azione gravosa
che si sprecasse quell’olio così costoso, tanto da essere poi sgridati da Gesù
che aveva chiaramente compreso perché quella donna si comportò così.
A questo punto potrebbero sorgerci delle domande:
"Quanto era gravoso per la
donna del racconto biblico spendere così tanti soldi per comprare quell'olio
costoso e quanto fosse gravoso per lei…entrare umilmente in quella casa…passando
davanti a tutti quegli ospiti ricolmi di sguardi di disprezzo verso di lei e quanto
era gravoso per lei mettersi umilmente ai piedi di Gesù?"
La risposta a tutte queste domande può essere che, per lei, non
era qualcosa di gravoso e che non pensò minimamente al costo di quell’olio per
il fatto che lei aveva un desiderio solo: lodare con la sua azione Gesù, l’unico
che l’aveva perdonata.
Similmente, riconoscendo che Dio ha perdonato i nostri peccati donandoci
la vita di Suo figlio, il nostro desiderio più profondo dovrebbe essere come
quello della donna peccatrice menzionata pocanzi, lodare Dio per fargli capire
che ogni Suo comandamento è un aspetto della sua saggezza eterna e che l’ubbidienza
ad ogni Suo comandamento porta lode sia a Lui e porta beneficio a noi, al
contrario, quando pensiamo che per qualche ragione riteniamo che Dio sia l’artefice
di qualche cosa di brutto che ci è capitato e di conseguenza non seguiamo più i
Suoi comandamenti perché riteniamo che averli seguiti fino al fatto increscioso
non ci ha portato nessun beneficio non lo stiamo lodando e ci esponiamo alle
conseguenze che deriveranno dal non aver seguito i comandamenti di Dio.
Per questo vorrei fare un esempio che possa farci comprendere
meglio il principio che seguire i comandamenti non è una cosa gravosa per noi: “Sappiamo,
per sentito dire, che spesso i genitori per varie abitudini loro quotidiane,
spesso e volentieri trascurano i propri figli per il motivo che pensano che
dedicare molto tempo ai propri figli può essere un impegno gravoso a causa del
fatto che, può togliere quel tempo che reputano prezioso per gestire al meglio
qualche loro passione che non sia quella di fare il genitore ma quella di poter
dedicare del tempo ai loro hobby preferiti, come allenarsi tutti i giorni in
palestra, allenarsi per qualche partita di calcio, allenarsi per correre la
domenica in bicicletta o qualche altra disciplina, però, potrebbe capitare che
un giorno, qualche loro amico gli faccia capire che sarebbe più giusto dedicare
più tempo ai figli e meno agli hobby, ma costui potrebbe cambiare atteggiamento
solo se, dopo il consiglio datogli, si sentirà colpevole di aver trascurato del
tempo prezioso per la cura dei propri figli e di conseguenza cercherà di porvi
rimedio dedicando più tempo ai figli perché capirà che i figli sono un dono del
Signore come lo è essere genitore e che i figli vanno allevati con gioia, molta
passione e allevati nella conoscenza delle vie del Signore Iddio.
Riassumendo, possiamo quindi dire che è fondamentale per noi
credenti comprendere qual è il nostro ruolo principale. Se non comprendiamo
bene questo nostro ruolo, ci sarà difficile adempierlo…ma se lo comprendiamo…allora…potremmo
vivere come vuole Dio, così da rendergli lode e far conoscere ad altri tramite
il nostro comportamento quotidiano la gioia che si può ricevere dall’ubbidienza
al nostro misericordioso Dio.
Gesù…mentre era sulla terra, mirava a far conoscere la Parola di
Dio ad altri e far conoscere che Egli è il Cristo. Per esempio, quando Lazzaro
morì e Gesù lo risuscitò, notiamo che lo scopo di Gesù nel risuscitare Lazzaro
fu di far conoscere alle persone che Egli era il Messia, mandato da Dio.
Anche noi, come Gesù, possiamo far conoscere il contenuto della
Parola di Dio compreso i suoi comandamenti a tutti coloro che vengono in
contatto con noi nella nostra vita, a motivo che, il piano di Dio per tutti
coloro che seguono ed ubbidiscono ai suoi comandamenti diventano “una luce per tutti” come descritto nel
Vangelo di Matteo al capitolo 5, versetto 14a e versetto 16 che vi scrivo: “14…voi siete la luce del mondo 16 Così
risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinchè vedano le vostre buone opere
e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli”.
Abbiamo letto: “vedano le
vostre buone opere”.
Quali sono queste “buone opere”?
Le buone opere, hanno a che vedere con il nostro comportamento
quotidiano, il quale, tramite il nostro modo di vivere e il nostro modo di
parlare, possiamo dimostrare che stiamo seguendo i comandamenti di Dio e rispecchiamo
la santità di Gesù: questo nostro modo di vivere sarà visibile nel modo in cui
alleviamo i nostri figli; nel modo come ci comportiamo quando siamo alla guida
di un mezzo di trasporto; come parliamo e come ci comportiamo in casa, come ci
comportiamo e parliamo con i nostri superiori e colleghi sul lavoro, come ci
comportiamo e parliamo con i nostri vicini di casa e con tutti coloro che
incontriamo nella nostra vita di tutti i giorni: “Supermercato, Bar, Dentista, Meccanico, Parrucchiera, Barbiere e
quant’altro”; riassumendo…il nostro incarico è di far conoscere a più
donne/uomini possibili attraverso il nostro comportamento e con spiegazioni orali
il messaggio contenuto nell’Evangelo come ci ha ripetutamente comandato Gesù, infatti,
questo comandamento di far conoscere e vivere l’Evangelo viene chiamato il “Grande Mandato”, perché è il
comandamento principale che Gesù ha lasciato alla chiesa…e adempierlo…significa
“portare gloria a Dio”.
Sarebbe giusto chiedersi
cosa c'entra il comandamento di far conoscere il messaggio del Vangelo con tutti
gli altri comandamenti, ebbene, la Bibbia contiene comandamenti che riguardano
ogni aspetto della vita. Ci sono comandamenti che parlano della santità di Dio
e Cristo Gesù che un credente deve rispecchiare in ogni aspetto della sua vita.
Ci sono comandamenti che
riguardano i nostri ruoli in famiglia, ci sono comandamenti che riguardano il
nostro modo di lavorare, come ci comportiamo con i non credenti e come essere
buoni cittadini. Ci sono comandamenti che ci insegnano come affrontare le
sofferenze e come dobbiamo vivere questo nostro cammino cristiano.
Mi spiego meglio: la nostra vita è paragonabile ad un lungo
viaggio a piedi che dura molti anni, durante questo viaggio è importante che
come credenti ci comportiamo in modo da rispecchiare la santità di Dio, per far
ciò…non dovremmo rubare del cibo mentre viaggiamo. Non dovremmo frodare altri
viaggiatori, dovremmo essere pronti ad aiutare coloro che hanno bisogno di
aiuto, dovremmo curare i nostri figli durante il cammino, ma soprattutto
dovremmo ringraziare Dio per tutto quello che ci dona giorno dopo giorno e non
lamentarci se capita una giornata calda o una giornata di pioggia poichè tutto
questo fa parte del piano di fare tutto nel nome di Gesù Cristo.
Oltre a fare tutto nel nome di Gesù Cristo, un traguardo da
raggiungere per noi cristiani è quello di far conoscere Cristo Gesù, per farlo…è
fondamentale parlare a tu per tu con le persone, come è anche importante avere
degli incontri pubblici, in quella circostanza, sarà utile avere a disposizione
la letteratura giusta allo scopo di far conoscere a chi interviene cosa il
Signore vuole veramente da noi così da concederci la vittoria definitiva “sul male”.
Quindi…proclamare tutto questo non deve essere solo un nostro
dovere, ma deve essere soprattutto il nostro desiderio!
Però, troppo spesso per vari
motivi, non abbiamo questo desiderio. Cosa si potrebbe fare, quindi, per avere
questo desiderio?
Per chi ama Dio, i suoi comandamenti non hanno l'effetto
di un peso gravoso da cui uno resta oppresso per il fatto che il cristiano ne
comprende la giustizia, la santità, l'utilità, la bellezza, il fine buono, vede
e ne intuisce le conseguenze benefiche per il motivo che i comandamenti di Dio gli
son dolci al cuore come il miele al palato e trova gioia nell'osservarli, perciò,
sarà grande il desiderio del cristiano di far conoscere la gloria di Dio e Cristo
Gesù ad altri, così anche noi per questo motivo dobbiamo essere strumento di
Dio nell'opera eterna di far conoscere il messaggio contenuto nella Sua Parola e
far conoscere i suoi comandamenti e Cristo Gesù al più grande numero di donne/uomini
possibili così da far capire loro che, il frutto del nostro impegno per loro…porterà
dei benefici a loro ma porterà anche gloria al nostro Dio che ci ha salvati
dalle tenebre…e ci permetterà, se avremo ubbidito ai Suoi Comandamenti di farci
dire da Suo Figlio Cristo Gesù, quando saremo al suo cospetto: “Bene, buono e fedele servo, entra nella
gioia del tuo Signore!”.
Quindi, Viviamo per far conoscere i
Comandamenti del nostro Signore agli altri, Comandamenti che non sono gravosi!
AMEN
(Giampaolo Castelletti, domenica 03 maggio 2020. Tutte le citazioni bibliche sono tratte dalla versione Nuova Riveduta, a cura della Società Biblica di Ginevra, prima edizione 1994).
(Giampaolo Castelletti, domenica 03 maggio 2020. Tutte le citazioni bibliche sono tratte dalla versione Nuova Riveduta, a cura della Società Biblica di Ginevra, prima edizione 1994).
BENEDIZIONE
Signore, lasciati trovare da chi Ti
cerca
E a tutti coloro che Ti hanno trovato
Dona la Grazia di cercarti di nuovo.
Amen
(HERMANN VON BEZZEL)
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