“Vi sono stato continuamente d'esempio, aiutando i
bisognosi, perché ricordavo le parole del Signore Gesù: "C'è più felicità
nel dare che nel ricevere".
Dobbiamo confessare una
cosa che riguarda il testo ed è questa, a chi di noi non piace ricevere regali
o attenzioni particolari dalle persone che noi amiamo, persone a noi care o dagli
amici. Questo è normale, ma la nostra vita verrebbe a mancare di significato se
non mettessimo in pratica l’insegnamento di Gesù il Cristo che disse: "C'è più felicità nel
dare che nel ricevere", perché in pratica è come
se non conoscessimo il piacere di vedere il sorriso sul volto di una persona
cara o sconosciuta a cui abbiamo offerto un pasto nel momento del bisogno,
oppure l’emozione scaturita da un momento passato ad ascoltare e confortare un
nostro familiare, un nostro conoscente, un nostro amico o addirittura uno
sconosciuto in difficoltà.
Ebbene, quando offriamo
una parola di sostegno, un incoraggiamento, un complimento, un pasto, un aiuto
economico (nel limite del possibile) o quando offriamo in dono un libro,
impariamo a capire l’altra o l’altro, in pratica diventiamo più maturi, più
sensibili e meno egoisti per il semplice motivo che vediamo la vita da un punto
di vista più ampio. Pensiamoci, io compreso! Quando doniamo e diamo noi stessi
per il prossimo, diventiamo un poco più simili a Gesù il Cristo, e questo non è
affatto male, anche per il motivo che tutto questo ci dà la carica e l’adrenalina
per continuare ad assomigliarGli sempre più!
P.L. Giampaolo Castelletti
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