Al via le prime sperimentazioni coordinate dall'Associazione Biblia in accordo con il MIUR
Roma (NEV), 22 settembre 2010 - Nelle scuole secondarie di secondo grado partono le prime sperimentazioni per promuovere "la conoscenza della Bibbia in un'ottica laica". Dopo il varo nel maggio scorso del protocollo d’intesa tra il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (MIUR) e l'Associazione Biblia (www.biblia.it), le singole scuole, in autonomia, possono avviare dentro il normale curricolo scolastico, percorsi, approfondimenti e lavori didattici attorno al "libro dei libri". L’iniziativa, promossa da una associazione laica e aconfessionale, ha un carattere squisitamente culturale e non interferisce con l’insegnamento della religione cattolica (IRC).
“Ancora non esiste un piano sistematico di intervento su scala nazionale – spiega Paolo Naso, docente alla “Sapienza” di Roma e membro della commissione paritetica per l’applicazione del protocollo composta da rappresentanti di Biblia e del MIUR – ma abbiamo costituito due gruppi di lavoro che registrano quello che si sta facendo e che promuovono alcune iniziative pilota. Il protocollo non implica un impegno finanziario da parte del Ministero, né per le docenze, né per la preparazione delle unità didattiche: partiamo quindi grazie alla disponibilità e alla competenza professionale di docenti convinti che la conoscenza della Bibbia costituisca una chiave fondamentale e irrinunciabile per la comprensione della cultura dell’Occidente e dell’area euromediterranea. In questo senso le sperimentazioni che si stanno avviando ben poco hanno a che fare con l’IRC – puntualizza ancora Naso – o con la bandiera della presunta identità cristiana dell’Europa: portare la Bibbia nella scuola significa colmare un grave deficit culturale per passare, secondo l’espressione del filosofo francese Regis Debray, dalla ‘laicità dell’ignoranza’ a quella della ‘competenza’”.
Tra le iniziative in cantiere per la promozione del protocollo d’intesa anche un convegno di studi promosso in collaborazione con il Dipartimento Storia, culture, religioni della “Sapienza”, programmato per il prossimo 18 novembre.
Roma (NEV), 22 settembre 2010 - Nelle scuole secondarie di secondo grado partono le prime sperimentazioni per promuovere "la conoscenza della Bibbia in un'ottica laica". Dopo il varo nel maggio scorso del protocollo d’intesa tra il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (MIUR) e l'Associazione Biblia (www.biblia.it), le singole scuole, in autonomia, possono avviare dentro il normale curricolo scolastico, percorsi, approfondimenti e lavori didattici attorno al "libro dei libri". L’iniziativa, promossa da una associazione laica e aconfessionale, ha un carattere squisitamente culturale e non interferisce con l’insegnamento della religione cattolica (IRC).
“Ancora non esiste un piano sistematico di intervento su scala nazionale – spiega Paolo Naso, docente alla “Sapienza” di Roma e membro della commissione paritetica per l’applicazione del protocollo composta da rappresentanti di Biblia e del MIUR – ma abbiamo costituito due gruppi di lavoro che registrano quello che si sta facendo e che promuovono alcune iniziative pilota. Il protocollo non implica un impegno finanziario da parte del Ministero, né per le docenze, né per la preparazione delle unità didattiche: partiamo quindi grazie alla disponibilità e alla competenza professionale di docenti convinti che la conoscenza della Bibbia costituisca una chiave fondamentale e irrinunciabile per la comprensione della cultura dell’Occidente e dell’area euromediterranea. In questo senso le sperimentazioni che si stanno avviando ben poco hanno a che fare con l’IRC – puntualizza ancora Naso – o con la bandiera della presunta identità cristiana dell’Europa: portare la Bibbia nella scuola significa colmare un grave deficit culturale per passare, secondo l’espressione del filosofo francese Regis Debray, dalla ‘laicità dell’ignoranza’ a quella della ‘competenza’”.
Tra le iniziative in cantiere per la promozione del protocollo d’intesa anche un convegno di studi promosso in collaborazione con il Dipartimento Storia, culture, religioni della “Sapienza”, programmato per il prossimo 18 novembre.
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