Culti

Verbania - C.so Mameli 19
Domenica 17 marzo, Tempio di Intra, dalle h.10 momenti di preghiera e canti, Culto alle h. 11 con relatica Cena del Signore

Omegna - Via F.lli Di Dio 64
Domenica 17 marzo, Tempio di Omegna, Culto alle h. 9 con relativa Cena del Signore

07/09/2015

Un pensiero dalla  predicazione sul testo biblico di Giovanni 10 : 3 - 21

Davanti a circostanze e problemi della vita che non possiamo controllare, siamo come delle pecore, deboli e bisognosi d’aiuto. Dio ci viene in soccorso dandoci un Buon Pastore che risponde al nome di Gesù Cristo.  Nell’Antico Testamento, l’immagine del pastore viene usata molte volte da Dio per aiutarci a capire quanto Lui tiene al suo gregge. Il Salmo 23 ne è un esempio. Oltre a ciò era stato profetizzato che Gesù sarebbe stato il Buon Pastore come scritto in Ez. 34:23. In alcuni testi saranno menzionati Falsi Pastori, questo per aiutarci a capire di stare attenti e non essere sviati dalla Vera Fede. In questo capitolo di Giovanni, Gesù ci fa capire che solo Lui è il Vero Pastore e il Buon Pastore. Se seguiamo Lui saremo salvati. Gesù chiama per nome ognuna delle sue pecore, ciò sta a significare che ha un rapporto personale e diretto con ogni sua pecora, Gesù è il vero Buon pastore, come tale, ha dato la sua vita per salvarci dal peccato, a differenza dei Falsi Pastori o mercenari, che al primo pericolo scappano e lasciano le pecore indifese in modo tale che il Lupo le possa sbranare.  I mercenari dei giorni nostri, chi sono?  Sono uomini o religiosi che dicono di amare e prendersi cura delle pecore, ma in realtà, portano le pecore lontano dalla salvezza, fanno questo perché vedono il ruolo di accudire le pecore come fonte di guadagno, tipo: soldi, la stima delle persone e una vita più facile. La cosa importante è di non associarsi a questi mercenari ma di aggrapparsi a Gesù Cristo, il vero Buon Pastore. Erroneamente molti pensano che solamente il popolo di Israele possa essere salvato, tuttavia in Gv 10:16 Gesù fa una dichiarazione meravigliosa per tutti coloro che non sono Giudei, ha delle pecore che non sono di quell’ovile, ovvero, che non sono Giudei. La salvezza in Gesù Cristo non è solo per i Giudei. Chiunque riconosce il proprio peccato e crede veramente in Cristo sarà salvato.  Il messaggio di Gesù in questo capitolo è chiaro, è l’unico che può salvare, Egli è il Buon Pastore. Davanti a Gesù Cristo, nessuno può rimanere neutrale, o si accoglie bene il suo messaggio, oppure, prima o poi il nostro cuore si indurirà fino ad odiare Cristo, viceversa, ci si umilia davanti a Cristo e si crede in Lui come Signore e Salvatore. Detto ciò, sorgono delle domande molto importanti che riguardano tutti noi, riguarda la nostra vita e l’eternità: “Chi è Gesù per noi? E’ il nostro Buon pastore, che ci salva? Rispondendo “Si”, vuol dire che siamo una Sua pecora.” “Lo ascoltiamo di cuore, e Lo seguiamo giorno per giorno?” “Ci informiamo su qual è la Sua volontà, e nelle nostre decisioni e pensieri seguiamo la Sua volontà, anziché quella della nostra carne?” “Crediamo a Gesù culturalmente, ma in realtà, non Lo ascoltiamo, e non Lo seguiamo, facendo di testa nostra, e vivendo come vogliamo noi?”
 - Valutiamo bene queste domande, perché la nostra vita eterna dipende da queste risposte. Se Gesù Cristo è il nostro Buon Pastore, consideriamo quanto grande è il Suo amore per tutti noi ! Consideriamo che il Suo amore è costante, la Sua custodia è perfetta, la Sua attenzione è tenera. Possiamo gettare ogni nostro peso su di Lui, perché Egli ha cura di noi ! Ascoltiamolo e Seguiamolo, in ogni decisione della giornata, Il nostro Buon Pastore ci accudirà per tutta la vita e per tutta l’eternità. Se pensiamo di non essere una sua pecora, ravvediamoci già da oggi, e corriamo da Lui.     Crediamo in Lui e saremo salvati !     Amen                              
                                                                                                                     G. C.