Le organizzazioni promotrici della Campagna respingono le provocazioni di Beppe Grillo.
Roma (NEV), 1 febbraio 2012 – Ancora un mese utile per la raccolta firme della Campagna “L'Italia sono anch'io”, promossa - tra gli altri - dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Sabato 4 e domenica 5 febbraio avrà luogo l'ultimo D-Day nazionale di raccolta firme prima della presentazione in Parlamento delle due proposte di legge di iniziativa popolare a favore dei diritti di cittadinanza. I comitati territoriali proseguiranno tuttavia a raccogliere le firme a livello locale ancora fino ai primi di marzo. Da nord a sud, da est a ovest della penisola sono numerose le comunità battiste, metodiste e valdesi impegnate nei comitati territoriali, a fianco di tanti altri soggetti della società civile, religiosi e non.
La Campagna prosegue nonostante le recenti polemiche in seguito alle dichiarazioni di Beppe Grillo che aveva definito “senza senso” la raccolta di firme per lo ius soli, finalizzata al "solo obiettivo di distrarre gli italiani dai problemi reali”. La risposta delle organizzazioni promotrici della Campagna non si è fatta attendere: “ciò che appare 'senza senso' è negare la legittimità e l'opportunità di una battaglia di civiltà”, si legge nel comunicato stampa congiunto. “Il consenso incontrato dalla Campagna – prosegue il comunicato – dimostra che esiste nel Paese una coscienza civile diffusa, che non considera affatto irrilevanti il tema dei diritti, della tutela delle minoranze, dell'uguaglianza e della giustizia sociale, principi peraltro sanciti dalla Costituzione”.
In questi giorni i temi della Campagna hanno fatto breccia nel dibattito pubblico, tanto da essere riproposti, tra gli altri, dal direttore della "Repubblica" Ezio Mauro nel suo editoriale del 28 gennaio "I diritti dei nuovi figli d'Italia". Particolare attenzione è stata dedicata dal sito Repubblica.it, che ha pubblicato diversi contributi, lanciando un'iniziativa attraverso la quale poter inviare delle foto a sostegno dei contenuti e del valore de "L'Italia sono anch'io" (www.repubblica.it/solidarieta). Inoltre, “Blob, di tutto di più”, rubrica di Rai3 di informazione e satira, ha mandato in onda il 21, 22 e 29 gennaio scorsi delle puntate speciali dal titolo “L'Italia dentro” sui temi promossi della Campagna (www.blob.rai.it).(http://www.litaliasonoanchio.it/)
La Campagna "L'Italia sono anch'io" promuove due proposte di legge di iniziativa popolare riguardanti rispettivamente le norme di accesso alla cittadinanza per le persone di origine straniera nate o residenti in Italia, e il diritto di voto amministrativo per i migranti residenti da cinque anni. Per presentare le proposte di legge in Parlamento servono entro i primi di marzo 50mila firme, per ogni disegno di legge .
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ALCUNI DATI SULLA PRESENZA STRANIERA IN ITALIA
(Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes 2011)
Al 1° gennaio 2011, i cittadini stranieri regolarmente presenti in Italia hanno raggiunto 70.317 milioni con una incidenza sul totale della popolazione pari al 7,5%(secondo i dati Istat).
La stima elaborata dal Dossier Caritas fa salire a quota 4.968.000 i cittadini stranieri regolarmente residenti, includendo anche coloro che ancora non sono iscritti in anagrafe.
Rispetto all'anno precedente l'aumento è stato pari a 335.258 unità e quindi il numero di
stranieri regolarmente presenti in Italia negli ultimi due anni è rimasto sostanzialmente
costante. Per spiegare questo fatto va tenuto presente che nel 2010, a fronte di quasi
600.000 nuove presenze tra regolarizzati e nuovi ingressi, oltre 500.000 persone hanno perso il diritto al soggiorno.
DATI DEMOGRAFICI
Su una popolazione straniera di 4.570.317 milioni, il 51,8% delle persone straniere
regolarmente presenti in Italia sono donne. Se nel complesso della popolazione straniera
esiste un sostanziale equilibrio di genere, all'interno delle singole collettività ci sono forti
differenziazioni. Per esempio l'immigrazione dall'Ucraina si caratterizza per una spiccata
prevalenza femminile (79,8%) mentre quella dal Senegal è prevalentemente maschile
(75,6%).
Sul totale della popolazione straniera, i minori rappresentano quasi il 22% (993.238). Su
quasi un milione di minori stranieri residenti in Italia oltre 650.000 sono nati in Italia
(ovvero il 14,2%). Nel corso del 2010, i nuovi nati da genitori entrambi stranieri sono stati quasi 80.000 mila, con una crescita del 1,3% rispetto all'anno precedente.
L'età media degli stranieri (31,8 anni) continua ad essere bassa rispetto a quella degli italiani (43,5 anni). Gli stranieri si ripartiscono come segue: il 21,7% sono minori, il 75,9% sono in età lavorativa e il 2,4% sono ultra 65enni.
AREA DI PROVENIENZA
Al 1° Gennaio 2011, oltre il 50% delle persone straniere regolarmente residenti in Italia
proviene in ordine decrescente da Romania (968.576), Albania (482.627), Marocco
(452.424), Repubblica Popolare Cinese (209.934) e Ucraina (200.730), che rappresentano i 5 gruppi nazionali più numerosi.
Continua ad aumentare la presenza di cittadini provenienti dall'Asia centro-meridionale:
India (121.036mila), Bangladesh (82.451mila) e Pakistan (75.720mila).
Il continente africano è prevalentemente rappresentato da cittadini provenienti dai paesi
dell'Africa Settentrionale: Marocco (452424mila), Tunisia (106.291mila), Egitto
(90.365mila) e dall’Africa Occidentale.
I paesi più rappresentati dell'America centro-meridionale sono il Perù (98.603mila) e
l'Ecuador (91.625mila).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
La popolazione straniera continua a distribuirsi sul territorio italiano in modo
disomogeneo, sia nel complesso che a livello di singole collettività. Nel corso del 2010 è
cresciuta sensibilmente la presenza straniera nel Mezzogiorno ma l’86,5% degli stranieri
risiede ancora prevalentemente nelle regioni del Nord (61,3%) e del Centro (25,2%). Il
9,6% nelle regioni del Sud e il 3,9% nelle Isole. La regione con il maggior numero di
stranieri continua ad essere la Lombardia (1.064.447) seguita dal Lazio (542.688), dal
Veneto (504.677) e dall’Emilia Romagna (500.597).
ACQUISIZIONE DELLA CITTADINANZA ITALIANA
Nel 2010 le concessioni della cittadinanza italiana sono state 40.223, un numero
pressochè invariato rispetto al 2009 (40.084).
Nel 2010, l'ottenimento della cittadinanza per matrimonio (21.630) ha superato quello per residenza (18.593). Il maggior numero di acquisizioni di cittadinanza ha riguardato
cittadini di origine marocchina (6.952). Da sottolineare che la maggioranza delle acquisizioni è stata ottenuta dalle donne (23.684, 58,9%). Le donne continuano a prevalere sugli uomini nell'ottenimento della cittadinanza per matrimonio (15.365),
mentre gli uomini prevalgono sulle donne nell'ottenimento della cittadinanza per residenza (13.311).
SCUOLA E UNIVERSITÁ
Nell’anno scolastico 2010/2011, gli alunni di cittadinanza non italiana che hanno frequentato la scuola italiano hanno raggiunto quota 709.826, registrando un aumento del 5,4% rispetto all'anno scolastico precedente.
La maggiore concentrazione di alunni stranieri continua a registrarsi nelle scuole elementari e medie inferiori, anche se negli ultimi anni la presenza nelle scuole dell'infanzia e nelle scuole medie secondarie è cresciuta.
Le nazionalità maggiormente presenti nelle classi sono quelle romena (126.441) e
albanese (99.421) seguite da quella marocchina che supera le 90.000 unità.
La caratteristica che contraddistingue la scuola italiana è la molteplicità delle nazionalità di provenienza degli alunni stranieri, ognuna portatrice di specifici bisogni formativi.
Da sottolineare la netta differenziazione nella scelta della scuola superiore tra studenti
italiani e stranieri: questi ultimi nel 77.6% dei casi scelgono istituti tecnici e professionali.
Nell’anno accademico 2010/2011, gli studenti stranieri iscritti all’Università risultano
essere 61.777, il 3,6% del totale degli iscritti. Tra gli studenti universitari stranieri il
59,3% è rappresentato dalle donne. L'Europa è il principale continente di origine degli
stranieri che studiano in Italia (con l'Albania che continua a mantenere il primato degli
iscritti) seguita dall'Asia (con i cinesi che sono diventati il secondo gruppo per iscritti). Il Centro Italia continua ad accogliere il maggior numero di studenti stranieri. Le facoltà più scelte continuano ad essere Economia, Medicina e Chirurgia, Ingegneria e Lettere e
Filosofia.
IL MONDO DEL LAVORO
L'impatto della crisi economica globale ha avuto ripercussioni significative sui lavoratori
stranieri, il cui tasso di occupazione è continuato a scendere.
Nel 2010, il numero di lavoratori stranieri occupati è arrivato a poco più di 2 milioni,
continuando a collocarsi nelle professioni non qualificate.
Rispetto agli italiani negli ultimi due anni di crisi i lavoratori stranieri hanno risentito anche di un deterioramento delle condizioni di lavoro (sottoccupazione, distanza tra titolo di studio e e tipologia di lavoro svolto, livelli salariali più bassi).
APPARTENENZA RELIGIOSA DEI MIGRANTI IN ITALIA
Secondo il Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes, al 31 dicembre 2010 tra i
4.570.317 stranieri residenti in Italia si stima che vi siano:
• 2.465.000 cristiani (53,9%);
• 1.505.000 musulmani (32,9%);
• 120.000 induisti (2,6%);
• 89.000 buddhisti (1,9%);
• 61.000 fedeli di altre religioni orientali (1,3%);
• 46.000 che fanno riferimento alle religioni tradizionali (1,0%);
• 7.000 ebrei (0,1%);
• 83.000 appartenenti ad altre religioni (1,8%).
A questi vanno aggiunti 196.000 stranieri (4,3%) classificabili come atei o non religiosi,
in prevalenza provenienti dall’Europa e dall’Asia (Cina in particolare).
I cristiani al loro interno sono così suddivisi:
• 1.405.000 ortodossi;
• 876.000 cattolici;
•204.000 protestanti;
• 33.000 di altre comunità cristiane.
Nel 2010 i cristiani sono aumentati dl 4% per l'incremento dei protestanti e degli
ortodossi, i musulmani dello 0,9% e i fedeli di religione orientale solo dello 0,4%.
Ripartizione dei gruppi nazionali:
•ortodossi: Romania 841.000, Ucraina 168.000, Moldavia 122.000, Macedonia 49.000 e Albania 42.000;
• cattolici: Filippine 109.000, Polonia 105.000, Ecuador 84.000, Perù 80.000,
Albania 77.000, Romania 71.000, Macedonia 49.000, Albania 42.000, Brasile
34.000, Francia 25.000 e circa 20.000 per Rep. Dominicana, Croazia e Colombia;
• protestanti: Romania oltre 50.000, Germania e Regno Unito 15.000, Ghana,
Nigeria e Perù 10.000, Filippine e Brasile 7.000;
• musulmani: Marocco 448.000, Albania 364.00, Tunisia 106.000, Senegal 75.000, Pakistan 73.000, Bangladesh 71.000, Macedonia 30.000, Algeria 25.000, Kosovo
21.000;
• religioni orientali: diverse collettività asiatiche.
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