Il 24 aprile una delegazione KEK a Erevan per il centenario del
genocidio
Roma (NEV), 22 aprile 2015 - "In occasione del Centenario del
genocidio armeno che ricorre il prossimo 24 aprile, la Federazione delle chiese
evangeliche in Italia (FCEI) accoglie con convinzione l'appello del Consiglio
mondiale evangelico armeno ad unirsi nella preghiera affinché la Turchia
riconosca il genocidio come fatto storico". Così si è espresso con un'apposita
delibera il Consiglio della FCEI, riunito lo scorso 20 aprile a Roma. Con queste
parole ha aderito alla richiesta del pastore Joël Mikaélian, presidente del
Consiglio mondiale evangelico armeno (CMEA), nonché presidente dell’Unione delle
chiese evangeliche armene di Francia, a pregare per il riconoscimento da parte
della Turchia del genocidio armeno costato tra il 1915 e il 1918 la vita a 1,5
milioni di persone. Il pastore Mikaélian ha anche ricordato come l'Armenia sia
stato il primo paese ad adottare già nel 301 il cristianesimo come religione di
Stato.
Numerose altre chiese evangeliche hanno risposto all'appello del
pastore armeno, prima fra tutte la Federazione protestante di Francia (FPF), che
ha invitato le proprie chiese membro a dedicare nei culti del 26 aprile uno
speciale momento di preghiera alla ricorrenza. Anche le chiese protestanti
svizzere ricorderanno il genocidio armeno durante i culti di domenica prossima.
A questo proposito la Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera (FCES) ha
predisposto un'apposita liturgia che ricorda come nel 1915 molti dei
sopravvissuti trovarono rifugio proprio in Svizzera.
Anche gli organismi ecumenici ed evangelici di tutto il mondo si
preparano a ricordare il genocidio armeno: in particolare, il 24 aprile il
vescovo Christopher Hill e il pastore Guy Liagre, rispettivamente presidente e
segretario generale della Conferenza delle chiese europee (KEK), saranno in
Armenia dove ricorderanno l'eccidio insieme ad esponenti ecclesiastici, delle
istituzioni e della società civile. Solo la verità dei fatti storici e il
dialogo sincero possono condurre al perdono e alla guarigione delle memorie e il
genocidio del popolo armeno è oggi una ferita nel cuore dell'Europa che chiede
di essere sanata: questo il senso della visita in Armenia, come ha spiegato in
un'intervista all'agenzia SIR il pastore Liagre, sottolineando come serva ancora
la voce profetica delle chiese. A breve è inoltre prevista una conferenza
internazionale per il riconoscimento del genocidio armeno organizzata dal
Consiglio ecumenico delle chiese (CEC).
Tra le numerose iniziative in ricordo del Centenario del genocidio
armeno, la FCEI ha copromosso recentemente a Roma una settimana di incontri e
dibattiti dal titolo: "Armenia: metamorfosi fra memoria e identità".
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