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23/04/2015

Genocidio armeno. Il Consiglio FCEI per il riconoscimento da parte della Turchia



Il 24 aprile una delegazione KEK a Erevan per il centenario del genocidio

Roma (NEV), 22 aprile 2015 - "In occasione del Centenario del genocidio armeno che ricorre il prossimo 24 aprile, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) accoglie con convinzione l'appello del Consiglio mondiale evangelico armeno ad unirsi nella preghiera affinché la Turchia riconosca il genocidio come fatto storico". Così si è espresso con un'apposita delibera il Consiglio della FCEI, riunito lo scorso 20 aprile a Roma. Con queste parole ha aderito alla richiesta del pastore Joël Mikaélian, presidente del Consiglio mondiale evangelico armeno (CMEA), nonché presidente dell’Unione delle chiese evangeliche armene di Francia, a pregare per il riconoscimento da parte della Turchia del genocidio armeno costato tra il 1915 e il 1918 la vita a 1,5 milioni di persone. Il pastore Mikaélian ha anche ricordato come l'Armenia sia stato il primo paese ad adottare già nel 301 il cristianesimo come religione di Stato.
Numerose altre chiese evangeliche hanno risposto all'appello del pastore armeno, prima fra tutte la Federazione protestante di Francia (FPF), che ha invitato le proprie chiese membro a dedicare nei culti del 26 aprile uno speciale momento di preghiera alla ricorrenza. Anche le chiese protestanti svizzere ricorderanno il genocidio armeno durante i culti di domenica prossima. A questo proposito la Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera (FCES) ha predisposto un'apposita liturgia che ricorda come nel 1915 molti dei sopravvissuti trovarono rifugio proprio in Svizzera.
Anche gli organismi ecumenici ed evangelici di tutto il mondo si preparano a ricordare il genocidio armeno: in particolare, il 24 aprile il vescovo Christopher Hill e il pastore Guy Liagre, rispettivamente presidente e segretario generale della Conferenza delle chiese europee (KEK), saranno in Armenia dove ricorderanno l'eccidio insieme ad esponenti ecclesiastici, delle istituzioni e della società civile. Solo la verità dei fatti storici e il dialogo sincero possono condurre al perdono e alla guarigione delle memorie e il genocidio del popolo armeno è oggi una ferita nel cuore dell'Europa che chiede di essere sanata: questo il senso della visita in Armenia, come ha spiegato in un'intervista all'agenzia SIR il pastore Liagre, sottolineando come serva ancora la voce profetica delle chiese. A breve è inoltre prevista una conferenza internazionale per il riconoscimento del genocidio armeno organizzata dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC).
Tra le numerose iniziative in ricordo del Centenario del genocidio armeno, la FCEI ha copromosso recentemente a Roma una settimana di incontri e dibattiti dal titolo: "Armenia: metamorfosi fra memoria e identità".

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