Culti

Verbania - C.so Mameli 19
Domenica 5 maggio, Tempio di Intra, dalle h.10 momenti di preghiera e canti, Culto alle h. 11 con Cena del Signore

Omegna - Via F.lli Di Dio 64
Domenica 5 maggio, Tempio di Omegna, Culto alle h. 9

03/05/2020

DOMENICA 3 MAGGIO 2020 - TERZA DOPO PASQUA


Care amiche, amici, sorelle e fratelli, oggi è la terza domenica dopo Pasqua, denominata: “Jubilate” derivante dal testo biblico del Salmo 66:1 “Fate acclamazioni a Dio, voi tutti, abitanti della terra!”, e ci ritroviamo anche quest’oggi stretti nell’abbraccio affettuoso del Padre, Dio della misericordia, il cui cuore si muove a compassione per noi e la cui mano ci sostiene e ci accarezza. Allo stesso modo ci raduna insieme la tenerezza del Figlio, che al dolore dell’altro è sempre stato attento e sensibile, aprendovi il Suo cuore e protendendovi la Sua mano. E ci convoca, infine, il soffio lieve dello Spirito di Dio, brezza che ci sfiora e ci accompagna nei momenti di sconforto. Amen

ASCOLTO DELLA PAROLA
Signore, Mostrami come vivere da vero cristiano. Riempimi del Tuo Spirito. Che io sia anche una parte di Te, un inviato che si mette al servizio del fratello, della sorella.


TESTO PER LA MEDITAZIONE
1° Giovanni 5, 1 - 4

1 Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama colui che ha generato, ama anche chi è stato da lui generato. 2 Da questo sappiamo che amiamo i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. 3 Perché questo è l'amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. 4 Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.

MEDITAZIONE
Care sorelle/fratelli, non è forse vero che il metodo con cui consideriamo una situazione può cambiare drasticamente il nostro modo di vivere?
Ebbene, possiamo considerare una cura medica come qualcosa di molto pesante da dover subire, oppure, possiamo percepire la stessa cura come un'immensa benedizione, che può aiutarci a guarire, come possiamo considerare i vari rapporti che abbiamo con il prossimo come un consistente peso da portare, oppure…come un modo in cui possiamo rispecchiare l’insegnamento donatoci dal Signore Gesù Cristo quando fu in questo mondo.
Questo è il motivo per cui insieme a tutte/tutti voi oggi vorrei considerare come i comandamenti di Dio sono molto importanti per il proseguo della nostra vita futura come appunto è scritto nella prima lettera di Giovanni al capitolo 5, versetto 3, dove è scritto: “Perché questo è l'amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.”
Ripeto l’ultima frase del versetto tre perché poi ci aiuterà a comprenderne meglio il suo significato: i suoi comandamenti non sono gravosi.”
Nel Vangelo di Luca al cap. 7 i versetti da 36 a 50, si narra di una donna peccatrice che entrò in casa del fariseo Simone per ungere il corpo di Gesù con un olio molto costoso e di come poi bagnò i piedi di Gesù con le sue lacrime e li asciugò con i suoi lunghi capelli, durante questo avvenimento i discepoli si indignarono per il fatto che secondo loro era un’azione gravosa che si sprecasse quell’olio così costoso, tanto da essere poi sgridati da Gesù che aveva chiaramente compreso perché quella donna si comportò così.
A questo punto potrebbero sorgerci delle domande:
"Quanto era gravoso per la donna del racconto biblico spendere così tanti soldi per comprare quell'olio costoso e quanto fosse gravoso per lei…entrare umilmente in quella casa…passando davanti a tutti quegli ospiti ricolmi di sguardi di disprezzo verso di lei e quanto era gravoso per lei mettersi umilmente ai piedi di Gesù?"

La risposta a tutte queste domande può essere che, per lei, non era qualcosa di gravoso e che non pensò minimamente al costo di quell’olio per il fatto che lei aveva un desiderio solo: lodare con la sua azione Gesù, l’unico che l’aveva perdonata.                                                                                                
Similmente, riconoscendo che Dio ha perdonato i nostri peccati donandoci la vita di Suo figlio, il nostro desiderio più profondo dovrebbe essere come quello della donna peccatrice menzionata pocanzi, lodare Dio per fargli capire che ogni Suo comandamento è un aspetto della sua saggezza eterna e che l’ubbidienza ad ogni Suo comandamento porta lode sia a Lui e porta beneficio a noi, al contrario, quando pensiamo che per qualche ragione riteniamo che Dio sia l’artefice di qualche cosa di brutto che ci è capitato e di conseguenza non seguiamo più i Suoi comandamenti perché riteniamo che averli seguiti fino al fatto increscioso non ci ha portato nessun beneficio non lo stiamo lodando e ci esponiamo alle conseguenze che deriveranno dal non aver seguito i comandamenti di Dio.
Per questo vorrei fare un esempio che possa farci comprendere meglio il principio che seguire i comandamenti non è una cosa gravosa per noi: “Sappiamo, per sentito dire, che spesso i genitori per varie abitudini loro quotidiane, spesso e volentieri trascurano i propri figli per il motivo che pensano che dedicare molto tempo ai propri figli può essere un impegno gravoso a causa del fatto che, può togliere quel tempo che reputano prezioso per gestire al meglio qualche loro passione che non sia quella di fare il genitore ma quella di poter dedicare del tempo ai loro hobby preferiti, come allenarsi tutti i giorni in palestra, allenarsi per qualche partita di calcio, allenarsi per correre la domenica in bicicletta o qualche altra disciplina, però, potrebbe capitare che un giorno, qualche loro amico gli faccia capire che sarebbe più giusto dedicare più tempo ai figli e meno agli hobby, ma costui potrebbe cambiare atteggiamento solo se, dopo il consiglio datogli, si sentirà colpevole di aver trascurato del tempo prezioso per la cura dei propri figli e di conseguenza cercherà di porvi rimedio dedicando più tempo ai figli perché capirà che i figli sono un dono del Signore come lo è essere genitore e che i figli vanno allevati con gioia, molta passione e allevati nella conoscenza delle vie del Signore Iddio.                                                                                                              
Riassumendo, possiamo quindi dire che è fondamentale per noi credenti comprendere qual è il nostro ruolo principale. Se non comprendiamo bene questo nostro ruolo, ci sarà difficile adempierlo…ma se lo comprendiamo…allora…potremmo vivere come vuole Dio, così da rendergli lode e far conoscere ad altri tramite il nostro comportamento quotidiano la gioia che si può ricevere dall’ubbidienza al nostro misericordioso Dio.
Gesù…mentre era sulla terra, mirava a far conoscere la Parola di Dio ad altri e far conoscere che Egli è il Cristo. Per esempio, quando Lazzaro morì e Gesù lo risuscitò, notiamo che lo scopo di Gesù nel risuscitare Lazzaro fu di far conoscere alle persone che Egli era il Messia, mandato da Dio.
Anche noi, come Gesù, possiamo far conoscere il contenuto della Parola di Dio compreso i suoi comandamenti a tutti coloro che vengono in contatto con noi nella nostra vita, a motivo che, il piano di Dio per tutti coloro che seguono ed ubbidiscono ai suoi comandamenti diventano “una luce per tutti” come descritto nel Vangelo di Matteo al capitolo 5, versetto 14a e versetto 16 che vi scrivo: “14…voi siete la luce del mondo 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinchè vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli”.

Abbiamo letto: “vedano le vostre buone opere”.
Quali sono queste “buone opere”?

Le buone opere, hanno a che vedere con il nostro comportamento quotidiano, il quale, tramite il nostro modo di vivere e il nostro modo di parlare, possiamo dimostrare che stiamo seguendo i comandamenti di Dio e rispecchiamo la santità di Gesù: questo nostro modo di vivere sarà visibile nel modo in cui alleviamo i nostri figli; nel modo come ci comportiamo quando siamo alla guida di un mezzo di trasporto; come parliamo e come ci comportiamo in casa, come ci comportiamo e parliamo con i nostri superiori e colleghi sul lavoro, come ci comportiamo e parliamo con i nostri vicini di casa e con tutti coloro che incontriamo nella nostra vita di tutti i giorni: “Supermercato, Bar, Dentista, Meccanico, Parrucchiera, Barbiere e quant’altro”; riassumendo…il nostro incarico è di far conoscere a più donne/uomini possibili attraverso il nostro comportamento e con spiegazioni orali il messaggio contenuto nell’Evangelo come ci ha ripetutamente comandato Gesù, infatti, questo comandamento di far conoscere e vivere l’Evangelo viene chiamato il “Grande Mandato”, perché è il comandamento principale che Gesù ha lasciato alla chiesa…e adempierlo…significa “portare gloria a Dio”.
Sarebbe giusto chiedersi cosa c'entra il comandamento di far conoscere il messaggio del Vangelo con tutti gli altri comandamenti, ebbene, la Bibbia contiene comandamenti che riguardano ogni aspetto della vita. Ci sono comandamenti che parlano della santità di Dio e Cristo Gesù che un credente deve rispecchiare in ogni aspetto della sua vita.
Ci sono comandamenti che riguardano i nostri ruoli in famiglia, ci sono comandamenti che riguardano il nostro modo di lavorare, come ci comportiamo con i non credenti e come essere buoni cittadini. Ci sono comandamenti che ci insegnano come affrontare le sofferenze e come dobbiamo vivere questo nostro cammino cristiano.
Mi spiego meglio: la nostra vita è paragonabile ad un lungo viaggio a piedi che dura molti anni, durante questo viaggio è importante che come credenti ci comportiamo in modo da rispecchiare la santità di Dio, per far ciò…non dovremmo rubare del cibo mentre viaggiamo. Non dovremmo frodare altri viaggiatori, dovremmo essere pronti ad aiutare coloro che hanno bisogno di aiuto, dovremmo curare i nostri figli durante il cammino, ma soprattutto dovremmo ringraziare Dio per tutto quello che ci dona giorno dopo giorno e non lamentarci se capita una giornata calda o una giornata di pioggia poichè tutto questo fa parte del piano di fare tutto nel nome di Gesù Cristo.                                                                                                                           
Oltre a fare tutto nel nome di Gesù Cristo, un traguardo da raggiungere per noi cristiani è quello di far conoscere Cristo Gesù, per farlo…è fondamentale parlare a tu per tu con le persone, come è anche importante avere degli incontri pubblici, in quella circostanza, sarà utile avere a disposizione la letteratura giusta allo scopo di far conoscere a chi interviene cosa il Signore vuole veramente da noi così da concederci la vittoria definitiva “sul male”.

Quindi…proclamare tutto questo non deve essere solo un nostro dovere, ma deve essere soprattutto il nostro desiderio!

Però, troppo spesso per vari motivi, non abbiamo questo desiderio. Cosa si potrebbe fare, quindi, per avere questo desiderio?
Per chi ama Dio, i suoi comandamenti non hanno l'effetto di un peso gravoso da cui uno resta oppresso per il fatto che il cristiano ne comprende la giustizia, la santità, l'utilità, la bellezza, il fine buono, vede e ne intuisce le conseguenze benefiche per il motivo che i comandamenti di Dio gli son dolci al cuore come il miele al palato e trova gioia nell'osservarli, perciò, sarà grande il desiderio del cristiano di far conoscere la gloria di Dio e Cristo Gesù ad altri, così anche noi per questo motivo dobbiamo essere strumento di Dio nell'opera eterna di far conoscere il messaggio contenuto nella Sua Parola e far conoscere i suoi comandamenti e Cristo Gesù al più grande numero di donne/uomini possibili così da far capire loro che, il frutto del nostro impegno per loro…porterà dei benefici a loro ma porterà anche gloria al nostro Dio che ci ha salvati dalle tenebre…e ci permetterà, se avremo ubbidito ai Suoi Comandamenti di farci dire da Suo Figlio Cristo Gesù, quando saremo al suo cospetto: “Bene, buono e fedele servo, entra nella gioia del tuo Signore!”.  

Quindi, Viviamo per far conoscere i Comandamenti del nostro Signore agli altri, Comandamenti che non sono gravosi!
AMEN

(Giampaolo Castelletti, domenica 03 maggio 2020. Tutte le citazioni bibliche sono tratte dalla versione Nuova Riveduta, a cura della Società Biblica di Ginevra, prima edizione 1994).


BENEDIZIONE
Signore, lasciati trovare da chi Ti cerca
E a tutti coloro che Ti hanno trovato
Dona la Grazia di cercarti di nuovo.
Amen
(HERMANN VON BEZZEL)

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