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23/11/2011

Gli evangelici al Quirinale. Napolitano: "E' una follia che chi nasce in Italia da genitori stranieri non sia cittadino italiano"

Roma, 22 novembre 2011- Notizie Evangeliche (NEV)


Il fatto che non esista una legge che garantisca la cittadinanza italiana ai bambini nati in Italia da genitori immigrati è "una follia e un'assurdità". Lo ha dichiarato questa mattina il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel corso dell'udienza con una delegazione della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ricevuta in Quirinale.

La questione dei diritti di cittadinanza è stata introdotta dal pastore Massimo Aquilante, presidente della FCEI, che nel saluto rivolto al presidente Napolitano ha citato la Campagna "L'Italia sono anch'io", della quale la FCEI è uno dei 19 enti promotori. Facendo riferimento alle due leggi di iniziativa popolare promosse dalla Campagna - lo ius soli e il voto nelle consultazioni elettorali locali per gli immigrati - e ricordando che una vera politica di integrazione è impensabile senza questi fondamentali diritti, Aquilante ha auspicato che "il Parlamento vorrà recepire le due proposte entro il termine della presente legislatura".

Su questo punto il presidente della Repubblica ha espresso la sua convinzione che "oggi si apre un campo di iniziative più ampio che in passato". Anche se dopo la tempesta - come ha detto Napolitano - il mare è ancora mosso, il Presidente della Repubblica si è tuttavia detto convinto della maggiore obiettività e costruttività da parte delle forze politiche. Un clima che apre anche per il Parlamento maggiore spazio per intervenire in questioni come quella della cittadinanza, ma anche su altri temi, come "quello dei rapporti fra lo Stato italiano e le singole comunità religiose". Questo l'augurio espresso dal capo dello Stato, che ha sottolineato la necessità della "piena consapevolezza del rilievo sociale e pubblico delle confessioni religiose".

Al presidente Aquilante è seguito l'intervento della professoressa Elena Bein sull'idea di laicità in una società multiculturale e multireligiosa. "Lo Stato democratico laico - ha detto Bein - non rimuove a priori le diversità dallo spazio pubblico, anzi le valorizza, promuovendo l’interazione tra fedi, valori, tradizioni differenti, ed è neutrale nel senso di garantire, come arbitro imparziale, che tutte le concezioni possano partecipare al dibattito, impedendo al tempo stesso che una prevarichi sulle altre".

Il professor Mario Miegge ha invece tracciato un percorso storico incentrato sull'emancipazione di valdesi ed ebrei - cioè il riconoscimento dei loro diritti civili - avvenuto nel Piemonte sabaudo nel 1848, una data simbolo del Risorgimento italiano. "Le chiese e comunità che fanno parte della FCEI - ha affermato Miegge nel suo discorso - sono da sempre e prioritariamente impegnate nella lotta a favore della libertà religiosa, di coscienza e di culto. E intendono riaffermare il nesso inscindibile tra libertà religiosa e cittadinanza".

Al termine della cerimonia al Presidente Napolitano è stato fatto dono di una copia anastatica della "Bibbia di Olivetano", pubblicata per la prima volta nel 1535 a Serrières, presso Neuchâtel. Pietro Olivetano è autore della prima traduzione protestante della Bibbia in francese finanziata dai valdesi, dopo la loro adesione alla Riforma ginevrina nel 1532. La Bibbia si apre con una prefazione dello stesso riformatore Giovanni Calvino.

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